Offese al sindaco su Facebook. Scatta la querela

Un gruppo di persone aveva contestato l'arrivo dei profughi in paese. Postate sul web offese personali
Sono 860 i migranti, in gran parte eritrei e somali, giunti questa mattina al porto di Crotone, a bordo della Bourbon Argos, la nave di Medici senza Frontiere, che li ha soccorsi nel Canale di Sicilia mentre si trovavano su due barconi, 5 settembre 2015. ANSA/QUOTIDIANO DEL SUD
Sono 860 i migranti, in gran parte eritrei e somali, giunti questa mattina al porto di Crotone, a bordo della Bourbon Argos, la nave di Medici senza Frontiere, che li ha soccorsi nel Canale di Sicilia mentre si trovavano su due barconi, 5 settembre 2015. ANSA/QUOTIDIANO DEL SUD

ANNONE VENETO. Finisce con uno strascico giudiziario l’arrivo dei primi profughi ad Annone Veneto: il sindaco Ada Toffolon ha infatti annunciato querela contro alcuni cittadini presenti all’arrivo a Spadacenta mercoledì sera. «Alcuni cittadini, di Annone e altri mai visti prima, erano giunti mercoledì sera a visionare la situazione dei nuovi arrivati», ha spiegato il sindaco Toffolon, «hanno inveito contro gli amministratori comunali presenti: la diffusione in Internet dell’episodio e i commenti che questo ha innescato, ha indotto il sindaco a sporgere querela».

Oltre al sindaco, nel video finito su Facebook si vedono il vicesindaco Andrea De Carlo e l’assessore Paola De Mori. Mentre il comitato per i diritti dei cittadini ha annunciato una manifestazione di protesta domani sera in piazza Vittorio Veneto, il sindaco ha coinvolto le associazioni locali e spera che la convivenza forzata sia positiva. «I ragazzi sono tutti del Bangladesh e fanno parte dei ragazzi della palestra di Portogruaro», spiega il sindaco Toffolon, «sono un numero superiore a quello preventivato, 14 invece che 8/10, ma il prefetto si è impegnato a spostare i sei eccedenti non appena saranno reperiti alloggi in altri Comuni. Questi giovani, che provengono da situazioni di mancanza di democrazia e libertà, nonché di arretratezza economica endemica, cercano in Occidente migliori condizioni di vita. A Portogruaro sono stati seguiti, oltre che dalla cooperativa che li ha in gestione, da molte associazioni di volontariato, anche con corsi di lingua italiana e prestandosi per diverse attività, tra le quali la sistemazione delle aree sportive di una parrocchia, tanto che i volontari hanno costruito con loro un ottimo rapporto. La speranza è che anche da noi si instauri un clima favorevole e che passi il messaggio di solidarietà che si è visto a Portogruaro».

Il caso di Portogruaro è diventato nazionale per l’accoglienza e la solidarietà che sono scattate spontaneamente nei confronti dei migranti.

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia