Off-shore, via ai lavori nell’area Montesyndial
VENEZIA. Via ai lavori per l’area dei Terminal container Montesyndial. Già nelle prossime settimane, annunciano all’Autorità portuale, cominceranno gli interventi per la sistemazione dell’ex area industriale che dovrà ospitare la piattaforma logistica per i container dell’off-shore. Disponibili i 35 milioni di euro per gli interventi già stanziati un anno e mezzo fa e rimasti fermi fino a ieri. Un passo reso possibile dalla firma del ministro delle infrastrutture Graziano Delrio, che l’8 agosto ha inviato al Cipe, il Comitato interninisteriale per la programmazione economica, la richiesta di approvazione del progetto Voops (Venice Off-shore on-shore port system). Un atto che adesso rende “spendibili” i fondi per Marghera. E anche i 95 milioni stanziati dalla Finanziaria di due anni fa. Soddisfazione all’Autorità portuale. «Il ministro ha mantenuto la promessa e lo ringrazio», aveva commentato a caldo il presidente Paolo Costa.
Potranno dunque partire i lavori che prevedono l’arretramento del canale e della banchina Vecon, per dare la possibilità alle navi di attraccare su entrambe le sponde dell’area occupata fino a qualche tempo fa dalla Montesyndial. Si sbloccherà anche il progetto del primo lotto dell’off-shore, che adesso cerca finanziatori privati. Cinesi in prima linea, che Costa aveva già presentato a Ca’ Farsetti al sindaco Luigi Brugnaro. Ma anche italiani.
«In tanti hanno capito che si tratta di un’occasione per rilanciare la portualità e l’economia», dice Costa. «La nuova piattaforma off-shore avrà un valore aggiunto e non toglierà traffici né al Tirreno né a Trieste». Intanto il progetto off-shore, già finanziato con 4 milioni, è stato iscritto all’ordine del giorno del Cipe e sarà esaminato in una delle prossime sedute. Difficile a questo punto che il Cipe possa respingerlo, nonostante le richieste di integrazione e chiarimento fatte dalla Strutture tecnica di missione dello stesso ministero. «Ci siamo spiegati, saranno accolte in fase di esecutivo», dice Costa. Che giunge tra un mese al termine del suo secondo mandato da presidente. Una partita che l’ex ministro non ha del tutto abbandonato. I vincoli anagrafici e di mandato si scontrano con le sue competenze e l’appoggio di cui tuttora gode in ambienti governativi. Il futuro del porto si gioca nei prossimi mesi. Tra off-shore, Vtp e grandi navi, rinnovo delle cariche in scadenza.
Alberto Vitucci
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