Off-shore, appello alla Regione «Serve un sostegno all’opera»

Incontro a Palazzo Balbi tra l’assessore alle Infrastrutture De Berti e i rappresentanti di Confetra Nordest che raccolgono 2400 imprenditori nel settore dei trasporti, logistica e servizi marittimi

VENEZIA. Nuovo terminal Off-shore, arriva l’appoggio espresso alla Regione delle imprese del trasporto e della logistica del Nordest al progetto di porto in mare per i container proposto dal presidente dell’Autorità portuale di Venezia Paolo Costa e dal sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, ma che vedrebbe invece piuttosto “freddo” il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio.

Ieri a Palazzo Balbi l’assessore regionale alle Infrastrutture Elisa De Berti ha incontrato il presidente di Confetra Nord Est Paolo Salvaro e il vicepresidente Andrea Cosentino, alla guida dell’organismo che rappresenta oltre 2400 imprese che operano nei settori del trasporto e della logistica. I vertici di Confetra Nord Est Paolo Salvaro e il vicepresidente Andrea Cosentino, hanno illustrato all'assessore le ragioni economiche e tecniche che portano le imprese rappresentate, operanti nei settori della logistica, dei trasporti, delle spedizioni e dei servizi marittimi e doganali, ad essere convinte sostenitrici della realizzazione della Sistema Off Shore/On Shore per accogliere le grandi navi container.

Parallelamente, hanno chiesto all'assessore De Berti che la Regione, a sua volta, prenda chiaramente posizione a favore dell'opera, che è fondamentale per dare un futuro all'unico porto di caratura nazionale ed internazionale del Veneto. De Berti ha espresso la massima attenzione sua e del presidente Luca Zaia al tema, approfondendo anche gli aspetti tecnici della questione.

Venezia con la realizzazione del Mose - hanno spiegato i dirigenti di Confetra Nord Est - è l'unico porto d'Italia ad avere un accesso condizionato: anche con le barriere a riposo, la profondità del fondale è vincolata ai -14 metri dei cassoni posati sul fondale. Le grandi navi portacontainer che collegano le principali aree economiche dell'Europa con il Far East, se non avranno alternative valide, salteranno Venezia, condannando il Porto a un lento ma inevitabile declino.

Intanto il senatore di Forza Italia Mario Dalla Tor ha presentato un’interrogazione parlamentare al ministro Delrio chiedendo «se non sia opportuno sottoporre, senza indugi, il progetto preliminare “Piattaforma d’altura al Porto di Venezia e Terminal container Montesyndial” al Cipe entro il mese di agosto 2016 per l’approvazione in linea tecnica, in modo tale che venga deliberato l’avvio dei lavori per il primo lotto funzionale a Porto Marghera e possa essere svolta così la progettazione definitiva» e «se non sia necessario garantire che il finanziamento previsto a legislazione vigente dalle successive leggi di Stabilità rimanga invariato per garantire una corretta e rapida esecuzione delle opere».(e.t.)

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