Odissea di un anno per rinnovare la patente

L’uomo, cardiotrapiantato di Mogliano, si è rivolto all’Adico. Costretto a spendere 400 euro
20081129 - PISA - TRUFFE: FALSE PATENTI IN CAMBIO DI MILLE EURO, 38 DENUNCIATI - Una foto di archivio mostra un vigile mentre esamina una patente. Un giro di false patenti di guida e' stato scoperto dalla Guardia di Finanza di Torino. Nell'ambito di un'inchiesta coordinata dalla Procura sono stati denunciati 36 conducenti che hanno ottenuto la patente pagando tra 1000 e 2000 euro. A stabilire il prezzo e' stato un dipendente della Motorizzazione e un suo intermediario, anche loro denunciati. Le indagini dei finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria, in collaborazione con i colleghi della Sezione di Polizia Giudiziaria della Guardia di Finanza,hanno portato a identificare i 36 guidatori che pur non avendo mai sostenuto l'esame di guida circolavano tranquillamente muniti di documenti falsi. FRANCO SILVI / ANSA / KLD
20081129 - PISA - TRUFFE: FALSE PATENTI IN CAMBIO DI MILLE EURO, 38 DENUNCIATI - Una foto di archivio mostra un vigile mentre esamina una patente. Un giro di false patenti di guida e' stato scoperto dalla Guardia di Finanza di Torino. Nell'ambito di un'inchiesta coordinata dalla Procura sono stati denunciati 36 conducenti che hanno ottenuto la patente pagando tra 1000 e 2000 euro. A stabilire il prezzo e' stato un dipendente della Motorizzazione e un suo intermediario, anche loro denunciati. Le indagini dei finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria, in collaborazione con i colleghi della Sezione di Polizia Giudiziaria della Guardia di Finanza,hanno portato a identificare i 36 guidatori che pur non avendo mai sostenuto l'esame di guida circolavano tranquillamente muniti di documenti falsi. FRANCO SILVI / ANSA / KLD

MOGLIANO. Quasi 400 euro di costi vivi, ulteriori spese non quantificabili per trasporto pubblico, taxi e passaggi da amici e parenti e 11 mesi passati impigliato nelle maglie della burocrazia. Il tutto per un semplice rinnovo della patente. È successo a un cittadino di Mogliano, L.N, che ha denunciato all’Adico (Associazione Difesa Consumatori) la vicenda di cui è stato protagonista, e che iniziata nell’aprile 2011 si è conclusa solo il 14 marzo scorso. «L.N. ha subìto un trapianto di cuore nel 1994», spiegano all’Adico, «da allora si deve sottoporre ogni due anni circa a una visita medica alla Commissione Patenti dell’Ulss 9 di Treviso. Nell’aprile dello scorso anno il trevigiano si accorge che la patente gli sarebbe scaduta 7 mesi dopo, a novembre 2011, e quindi chiama il Centro di prenotazione per avere l’appuntamento per la visita medica». «La prima data utile è infatti il 5 dicembre 2011, quindi a documento già scaduto. Il cittadino si reca alla visita, ma le cose vanno diversamente dal solito: il medico gli ordina ulteriori accertamenti per patologie passate e in realtà già risolte, quindi la trafila si allunga. L’uomo prenota le due visite, e verso fine dicembre le sostiene rispettivamente all’ospedale di San Donà e al Giustinian di Venezia. Quindi, nuove spese per le visite e nuove spese e disagi per i trasporti».

Nemmeno queste due ulteriori visite sono sufficienti: il risultato di una delle due lo costringe a un ricorso alla Commissione medica delle Ferrovie dello Stato di Mestre, dalla quale viene chiamato il 22 febbraio scorso. Nuovi accertamenti e nuove spese, per un totale di altri 250 euro, oltre alla richiesta di presentare tutti i referti più recenti relativi alle visite sostenute al dipartimento di Cardiochirurgia. «Dopo un’attesa di tre settimane», precisa il presidente di Adico, Carlo Garofolini, «il 13 marzo viene recapitato a L.N. il tanto agognato esito di idoneità. Il 14 marzo si reca agli uffici della Motorizzazione di Treviso per regolarizzare la posizione: ma la patente va rifatta ex novo e ciò comporta due versamenti postali per un totale di quasi 40 euro, due foto e fotocopie di documenti e certificati medici vari. Alla fine, tra marche da bollo, versamenti postali, visite mediche, fax e fotocopie le spese vive sfiorano i 400 euro».

«Lascio trarre ad altri le conclusioni, ricordando solo che sono invalido civile nella misura dell’80% in quanto cardiopatico – commenta L.N. - e che avendo pure la madre invalida al 100% e residente in altra località ho potuto visitarla assai di rado dovendo ricorrere all’aiuto di una signora. Spero che questo mio caso possa essere di interesse soprattutto perché non debba ripetersi a danno di altri malcapitati». (m.a.)

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