Odissea di un anno per rinnovare la patente

MOGLIANO. Quasi 400 euro di costi vivi, ulteriori spese non quantificabili per trasporto pubblico, taxi e passaggi da amici e parenti e 11 mesi passati impigliato nelle maglie della burocrazia. Il tutto per un semplice rinnovo della patente. È successo a un cittadino di Mogliano, L.N, che ha denunciato all’Adico (Associazione Difesa Consumatori) la vicenda di cui è stato protagonista, e che iniziata nell’aprile 2011 si è conclusa solo il 14 marzo scorso. «L.N. ha subìto un trapianto di cuore nel 1994», spiegano all’Adico, «da allora si deve sottoporre ogni due anni circa a una visita medica alla Commissione Patenti dell’Ulss 9 di Treviso. Nell’aprile dello scorso anno il trevigiano si accorge che la patente gli sarebbe scaduta 7 mesi dopo, a novembre 2011, e quindi chiama il Centro di prenotazione per avere l’appuntamento per la visita medica». «La prima data utile è infatti il 5 dicembre 2011, quindi a documento già scaduto. Il cittadino si reca alla visita, ma le cose vanno diversamente dal solito: il medico gli ordina ulteriori accertamenti per patologie passate e in realtà già risolte, quindi la trafila si allunga. L’uomo prenota le due visite, e verso fine dicembre le sostiene rispettivamente all’ospedale di San Donà e al Giustinian di Venezia. Quindi, nuove spese per le visite e nuove spese e disagi per i trasporti».
Nemmeno queste due ulteriori visite sono sufficienti: il risultato di una delle due lo costringe a un ricorso alla Commissione medica delle Ferrovie dello Stato di Mestre, dalla quale viene chiamato il 22 febbraio scorso. Nuovi accertamenti e nuove spese, per un totale di altri 250 euro, oltre alla richiesta di presentare tutti i referti più recenti relativi alle visite sostenute al dipartimento di Cardiochirurgia. «Dopo un’attesa di tre settimane», precisa il presidente di Adico, Carlo Garofolini, «il 13 marzo viene recapitato a L.N. il tanto agognato esito di idoneità. Il 14 marzo si reca agli uffici della Motorizzazione di Treviso per regolarizzare la posizione: ma la patente va rifatta ex novo e ciò comporta due versamenti postali per un totale di quasi 40 euro, due foto e fotocopie di documenti e certificati medici vari. Alla fine, tra marche da bollo, versamenti postali, visite mediche, fax e fotocopie le spese vive sfiorano i 400 euro».
«Lascio trarre ad altri le conclusioni, ricordando solo che sono invalido civile nella misura dell’80% in quanto cardiopatico – commenta L.N. - e che avendo pure la madre invalida al 100% e residente in altra località ho potuto visitarla assai di rado dovendo ricorrere all’aiuto di una signora. Spero che questo mio caso possa essere di interesse soprattutto perché non debba ripetersi a danno di altri malcapitati». (m.a.)
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