Odissea di 24 ore in aeroporto Volotea nel mirino delle proteste

Il volo per Olbia doveva partire mercoledì: è decollato solo nel primo pomeriggio di ieri da Tessera Passeggeri ospitati in albergo, qualcuno rinuncia. La compagnia si scusa, Codacons e Cgil attaccano
Di Mitia Chiarin

Sono partiti dopo una attesa lunga 24 ore, un’odissea nell’aeroporto Marco Polo di Tessera che si è conclusa positivamente solo alle 14.32 di ieri quando il volo V7 1214 della Volotea è decollato da Tessera con destinazione Olbia. È potuta così davvero iniziare la vacanza in Sardegna per i passeggeri (117 in lista, ma qualcuno ha rinunciato) che attendevano di partire dalle 14.55 di mercoledì. Un guasto al vettore ha impedito di rispettare gli orari e i problemi si sono trascinati fino a ieri. «Questi ritardi sono dovuti ad alcuni problemi tecnici che purtroppo sono capitati a breve distanza uno dall’altro e hanno avuto ripercussioni a catena sull’operativo della compagnia aerea su varie tratte», spiega una nota di Volotea che ha cercato di mettere a disposizione anche un aereo sostitutivo e si scusa ufficialmente per i disagi.

Con tre aerei di back up nel periodo estivo, dice la società, nessun volo viene cancellato. Ma il promesso aereo da Bordeaux, in Francia, mercoledì sera non è arrivato (un altro guasto tecnico) e il volo alla fine è stato rinviato alle 9 di ieri (doveva arrivare un aereo vuoto da Roma, ma anche in questo caso, complice uno sciopero bianco a Fiumicino i tempi si sono allungati a dismisura) mentre i passeggeri hanno passato la notte in albergo, a spese della compagnia. Qualcuno ha rinunciato alla vacanza, pur avendola già pagata.«Mio figlio», racconta all’Ansa Alessandra, «ha rinunciato al volo. Avevamo prenotato a giugno e pagato con largo anticipo. Credo che ci rimborseranno il costo del biglietto. Ci hanno mandato una mail di scuse, ma non è possibile che avvenga una cosa del genere».

A sostegno dei diritti dei passeggeri interviene anche il Codacons che invita a chiedere un risarcimento: «È un loro diritto. La compagnia deve risarcire gli utenti per i danni arrecati e per la riduzione del periodo di villeggiatura subito dagli stessi. Per tale motivo invitiamo i passeggeri ad inviare una formale richiesta di indennizzo al vettore aereo, e a rivolgersi agli uffici del Codacons per ottenere assistenza legale».

Volotea ha trasportato a luglio oltre 250 mila passeggeri, con una stima di arrivare agli 1,8 milioni entro l’anno ed opera con 3.100 voli al mese. «Il tasso di puntualità è tra i migliori del settore ed è pari al 80-85 per cento del totale dei voli operati», spiegano dalla compagnia spagnola. «E sale al 98,6 per cento se si considera un ritardo contenuto entro i 180 minuti». Ma l’odissea di Tessera si è ripetuta anche ad Olbia con attese di 24 ore per l’imbarco per Torino, sempre ieri. E i problemi ci sono stati anche nei giorni scorsi: come non ricordare il 27 luglio le 7 ore di ritardo di un volo Volotea sempre diretto ad Olbia e le 24 ore di attesa per il volo diretto a Reggio Calabria. Il 29 luglio si è verificata, invece, la partenza da Brindisi per Venezia di un aereo solo alle 4 del mattino. Il 5 giugno ancora disservizi per il volo per Cagliari con i passeggeri costretti a passare la notte al Marco Polo. «Che fine hanno fatto gli aerei a disposizione, garantiti ad Enac, in caso di necessità?», si chiede la Filt Cgil del Veneto che ha inviato una segnalazione all’Enac di Venezia e al gestore Save. «Da un po’ di tempo la situazione operativa non è più soddisfacente: insufficiente numero di aeromobili rispetto ai voli programmati per cui anche il più piccolo ritardo o inconveniente operativo fa saltare la programmazione quotidiana; equipaggi ridotti all’osso; scansioni temporali insufficienti tra un volo e l’altro programmato; overbooking; stress operativo da “successo”. Il risultato non cambia: non si è più in grado di garantire la puntualità e regolarità del servizio venduto».

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