Oche e frustini fanno litigare la Lav e gli organizzatori del Palio

MIRANO. «Lo dice anche il giudice: vietato utilizzare frustini e portare le oche alla corsa senza il trasportino. Il palio di Luneo è illegale e non va ripetuto».
Così la Lav, Lega antivivisezione di Venezia, dopo la sentenza del giudice per le indagini preliminari sull’esposto presentato dall’associazione contro ignoti, per presunti maltrattamenti durante la corsa dei pennuti a Mirano.
I fatti risalgono al 10 novembre 2013, quando la Lav riprese e mandò in Procura il video della manifestazione, presentando un esposto per presunti maltrattamenti agli animali. Secondo la Lav, il provvedimento del gip di Venezia, che si è pronunciato il 26 marzo, è la conferma che: «È reato utilizzare frustini e portare gli animali alla corsa senza trasportino: dunque il palio non è possibile se le oche non sono indotte a correre».
In realtà la sentenza del gip non rileva reati specifici nei fatti del 2013: il giudice, anzi, ha archiviato l’esposto, confermando che la manifestazione era autorizzata e le forze dell’ordine presenti non hanno identificato nessuno per presunti maltrattamenti.
Nemmeno il video presentato come prova dalla Lav permette di provare violenze alle oche. Immediata dunque la replica degli organizzatori: «Non è la prima volta che la Lav lancia accuse di maltrattamenti e reati che si sarebbero commessi durante il Palio, ora basta: non consentiremo di screditare la nostra immagine per strumentalizzare l’opinione pubblica con false informazioni». Sulla questione è stata interessata anche Federfauna, il sindacato degli allevatori, ed è stato dato mandato agli avvocati di fare chiarezza sulle denunce della Lav.
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