Occupazione lampo all’8 Marzo

Mirano. Protesta contro le condizioni dell’edificio, lezioni saltate. Oggi previsto il ritorno a scuola
Di Alessandro Ragazzo

MIRANO. Occupano la scuola, assicurano che andrà avanti almeno per due o tre giorni ma poi, dopo un colloquio con i carabinieri e la dirigente scolastica, la protesta rientra. È successo all’istituto 8 Marzo di Mirano (ragionieri e geometri), dove per dodici ore i ragazzi si sono rinchiusi all’interno e le lezioni sono saltate. Oggi tutto tornerà come prima. Alla base della protesta le condizioni dell’edificio, l’accorpamento con l’istituto Ponti-Lorenz, l’assenza di attività extrascolastiche.

Lunedì. Poco prima di mezzanotte, nove ragazzi, tra maggiorenni e minori, sono entrati attraverso una finestra. Hanno bloccato gli ingressi con delle fascette elastiche ma poco dopo è suonato l’allarme e i carabinieri, credendo ci fossero i ladri, sono intervenuti subito. Con loro è arrivata anche la vigilanza privata. Giunti all’istituto, capiscono che sono degli studenti e inizia il dialogo tra le parti. «Avevamo lasciato libere le uscite di emergenza» raccontano i ragazzi «ed era da qualche giorno che ci stavamo organizzando. C’eravamo sentiti anche con gli studenti di Mestre. Vogliamo puntare il dito contro gli accorpamenti delle scuole ma anche sulle condizioni dell’8 Marzo, dove piove dentro, le attività extrascolastiche sono state eliminate, non si fanno gite o uscite e ci sarebbe da ridire pure sul riscaldamento».

Ieri. Durante la notte, militari e ragazzi avevano iniziato a dialogare per un’ora e poi quest’ultimi sono usciti dalla scuola, senza però rientrare a casa. Alle 6 sono ritornati all’interno, stavolta in numero maggiore, mettendo banchi, scrivanie e sedie davanti agli ingressi. E le lezioni sono saltate per un migliaio di studenti. A quel punto, sono tornati i carabinieri e il dirigente scolastico Roberta Gasparini. L’idea degli studenti era prolungare la protesta di qualche giorno ma i militari hanno ricordato a quali reati e rischi sarebbero andati incontro. La stessa Gasparini è intervenuta nel colloquio, per altro pacifico, e poco dopo mezzogiorno è arrivata la notizia che la situazione si è sbloccata e oggi si tornerà in classe, seppur con orario ritardato.

Oggi. Le lezioni, infatti, riprenderanno alle 11.10; prima i ragazzi dovranno sistemare e ripulire tutto, anche se nulla è stato rotto. «Un’iniziativa che mi ha colto di sorpresa» riferisce Gasparini «e nei giorni scorsi mi ero detta disponibile a concedere un’assemblea e la co-gestione. Ringrazio i carabinieri dell’apporto».

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