Occupazione di suolo pubblico a Chioggia: multa doppia per don Vincenzo
Posizionò le sedie davanti all’entrata della chiesa presa di mira dal park abusivo. Il parroco: Chi cerca di far osservare le norme viene anche sanzionato due volte
CHIOGGIA. Parroco multato per aver occupato il suolo pubblico con le sedie della chiesa per evitare il continuo parcheggio abusivo di bici e moto. Una storia che risale a tre anni fa, ma che è stata resa nota solo ora quando il fenomeno del posteggio continuo dei mezzi in una piazza pedonale, a due passi dall’ingresso della basilica di San Giacomo e davanti il monumento ai caduti, sta esasperando il parroco don Vincenzo Tosello e molti fedeli.
Il parroco fu multato nell’agosto del 2019, con una sanzione di 173 euro, la contestò e alla fine dovette non solo pagarla, ma addirittura con importo raddoppiato. «Siamo al teatro dell’assurdo», spiega don Tosello, «Chi cerca di invitare a osservare le norme viene doppiamente sanzionato. Siccome in molti me lo stanno chiedendo, perché non ci credono, dico a tutti che è vero: sono stato sanzionato per aver invitato i cittadini a osservare i tre cartelli collocati dal Comune nella piazza indicanti il divieto di sosta con rimozione di ogni mezzo, e i tre cartelli affissi al recinto del monumento, in cui è scritto “vietato parcheggiare biciclette a ridosso della ringhiera del monumento”».
«Dopo aver chiamato i vigili una decina di volte senza che mai siano intervenuti a multare gli inadempienti, ho osato collocare una sedia in alcuni interstizi tra i pali in ferro che anni fa sostenevano le catene delimitanti la zona pedonale, opportunamente ricollocate dal Comune, dopo molti anni e su mia insistenza, solo un anno e mezzo fa, senza grandi risultati dissuasivi, vista l’invasione del piazzale di bici, motocicli e grosse moto, che si intrufolano attraverso i tre stretti varchi lasciati aperti per i pedoni precludendo l’ingresso principale alla chiesa e ancor peggio bloccando lo scivolo di accesso per i disabili e persino la domenica mattina impedendo l’ingresso in chiesa per le messe, senza che nessun agente si preoccupi di intervenire».
La multa arrivò il 28 agosto 2019. «Un’agente venne in ufficio parrocchiale», racconta don Vincenzo, «e mi spiegò che era costretta a elevare una multa per occupazione di suolo pubblico, forse sfuggendole che tutte le calli sono piene di sedie, carretti e vecchie bici per riservarsi il posto auto, tutti abusivi. In quel momento le sedie non c’erano, ma la agente sosteneva di avere le foto di due giorni prima. Interdetto, ho telefonato al comandante, il quale ha detto di lasciar fare e di presentare un ricorso, che si sarebbe premurato di far accogliere dalla Prefettura, trattandosi di materia palesemente non supportata da validi motivi. Così la multa venne gentilmente affibbiata e cordialmente ricevuta e il verbale notificato al trasgressore, reo di aver tentato di invitare i concittadini all’osservanza di pubblici segnal: 173 euro più 15 per spese di notifica e procedimento. Confidando nel suggerimento del comandante, presentai ricorso il 6 settembre 2019. Dopo alcuni mesi (23 marzo 2020) ricevetti comunicazione della Prefettura in cui si comminava il doppio della multa, 361 euro, in quanto “nessun parere avverso era stato comunicato dal Comando di Chioggia”...».
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