Nuovo trionfo della Golino trent’anni dopo: «Oggi sono felice come allora»

Le donne del cinema italiano sanno come incantare le giurie del Festival di Venezia. Così, per il terzo anno consecutivo, un’attrice italiana vince la Coppa Volpi per la migliore interpretazione...

Le donne del cinema italiano sanno come incantare le giurie del Festival di Venezia. Così, per il terzo anno consecutivo, un’attrice italiana vince la Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile. Dopo Elena Cotta e Alba Rohrwacher, a trionfare alla Mostra è Valeria Golino che ha conquistato tutti nel ruolo di Anna, la protagonista del film di Giuseppe Gaudino, “Per amor vostro”: un'opera travagliata che ha visto la luce solo grazie al coraggio di alcuni produttori (tra cui Riccardo Scamarcio) che hanno lottato contro tutto e tutti per realizzare il film. Per Valeria Golino è il secondo riconoscimento al Festival di Venezia: nel 1986 l’attrice napoletana vinse il premio per la migliore interpretazione femminile nel film di Francesco Maselli “Storia d’amore” in cui, in un epilogo tragico, si lasciava cadere dall’alto di un terrazzo. Quasi trent’anni dopo, la ritroviamo ancora in bilico su un cornicione, anima di una pellicola visionaria e sperimentale (tra sogno e realtà, barocco napoletano e linguaggio dei segni) in cui interpreta il ruolo di una donna, una sorta di “santa”, che reagisce alle difficoltà di una vita spesa ad amare gli altri. Dopo una carriera che l’ha vista protagonista anche a Hollywood e un convincente debutto dietro la macchina da presa (con “Miele”), Valeria Golino conferma di essere un’attrice versatile, capace di esprimere il suo talento nella commedia come nel dramma. L’attrice, nel ringraziare la Giuria formata da «incredibili pezzi da novanta» ha ricordato l’emozione già provata tanti anni prima: «C’é una consapevolezza diversa, ma il premio mi regala la stessa felicità infantile di allora. Sono contenta per me e le persone che mi vogliono bene, soprattutto i miei amici non udenti che mi hanno aiutato in questa avventura. Quando un film supera così tanti ostacoli, la soddisfazione è ancora più grande: saremo legati per sempre a questa esperienza. Un bellissimo finale per i nostri sforzi».

Marco Contino

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