Nuovo stadio a Tessera, i russi pronti a investire 150 milioni

Gli imprenditori ricevuti ieri a Ca' Farsetti da Orsoni e dall'amministratore delegato del Casinò Vittorio Ravà, perché l'operazione si farà sulle aree possedute dalla casa da gioco. Presentato il piano: 30mila posti, 10 campi, due alberghi
L’amministratore delegato del Venezia Calcio Aleks Samokhin e una veduta della zona aeroportuale di Tessera
L’amministratore delegato del Venezia Calcio Aleks Samokhin e una veduta della zona aeroportuale di Tessera
TESSERA. Nuova «cordata» russa per lo stadio di Tessera, con un gruppo di imprenditori pronti a investire 150 milioni di euro - con la benedizione del sindaco Giorgio Orsoni - per realizzare una cittadella dello sport che consentirà al Casinò un'importante plusvalenza sulle aree. Gli imprenditori - tra cui l'amministratore delegato del Venezia Calcio Aleks Samokhin e i rappresentanti del gruppo alberghiero Kempinski, che sta realizzando un hotel anche a Murano - sono stati ricevuti ieri a Ca' Farsetti da Orsoni e dall'amministratore delegato del Casinò Vittorio Ravà, perché l'operazione si farà sulle aree della Marco Polo spa possedute a Tessera dalla casa da gioco.


«Vogliamo realizzare in tempi brevi uno stadio da 30 mila posti, coperto - ha spiegato Samokhin al termine dell'incontro - con annessi una decina di campi da calcio e anche una clinica diagnostica per il recupero degli sportivi. Vorremmo che al complesso fossero annessi anche due alberghi, per ospitare squadre di calcio dell'ex Unione Sovietica che potrebbero venire qui a svolgere il proprio ritiro invernale. Pensiamo anche alla realizzazione di un'Accademia del Calcio per i ragazzi che potranno così usufruire delle stesse strutture. Siamo pronti a investire circa 150 milioni di euro per la prima fase del progetto. Ne abbiamo già presentato all'Amministrazione comunale uno di massima e contiamo di presentare entro aprile il progetto preliminare, se, come ci è stato assicurato, il Piano di assetto territoriale (Pat) del Comune che cambia le destinazione d'uso per l'area di Tessera sarà approvato entro l'anno».


«Mi sembra una cordata di imprenditori seri e decisi a investire sull'operazione dello stadio - ha commentato a sua volta il sindaco - che però hanno fretta, e legano il loro investimento a una rapida disponibilità delle aree. Ben venga questa possibilità, che darebbe finalmente alla città la possibilità di avere degli impianti sportivi degni di essi e consentirebbe al Casinò una plusvalenza non indifferente sulle stesse aree. Per questo riteniamo che sia opportuno che sia la stessa controllata Marco Polo a gestire l'operazione dal punto di vista patrimoniale e finanziario». Ravà - rallegratosi intanto della ritrovata sintonia con i proprietari russi del Venezia Calcio, dopo la polemica da essi suscitata rispetto ai presunti ritardi della sponsorizzazione alla squadra da parte del Casinò - ha chiarito quale sarà il ruolo della Marco Polo nell'operazione stadio. «Avvieremo comunque una procedura di evidenza pubblica per la realizzazione dello stadio, forse con un project financing - ha spiegato - com'è naturale per un'area di interesse collettivo, valutando così la presenza di altri possibili investitori oltre ai russi interessati all'operazione. Pensiamo anche di coinvolgere nell'operazione un soggetto terzo esperto in operazioni di sviluppo immobiliare perché si occupi dell'organizzazione del bando, visto che non si tratta del nostro mestiere. E' comunque importante che si realizzi finalmente nell'area del Quadrante di Tessera un intervento immobiliare che potrà avere evidenti benefici per il nostro bilancio, vista la difficoltà a vendere altri asset mobiliari e immobiliari di nostra proprietà, soprattutto in questo momento».

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