Nuovo stadio a Tessera, giovedì il voto in Consiglio. Le associazioni unite: «Fermatevi»
Flashmob di protesta: «Intervento inutile, costerà un botto e ci indebiteremo per 30 anni. Si spendano quei soldi per ristrutturare case pubbliche»
VENEZIA. Giovedì alle 10.30 inizia il Consiglio comunale sul progetto del cosiddetto “Bosco dello Sport” di Tessera, ovvero l’intervento che prevede stadio e palazzetto dello sport.
Un intervento, in parte finanziato con i fondi nel Pnrr e in parte dal Comune, che individua il luogo - Tessera - dove sostanzialmente dovrà sorgere la cittadella dello sport. Anche se non è ancora chiaro chi sarà poi a utilizzare lo stadio.
«Per esprimere la nostra totale opposizione come Forum per Mestre e per Venezia organizzeremo, insieme a una serie di associazioni, un flash mob davanti al Municipio di Venezia, mostrando cartelli con la scritta “Servono Alberi, non cemento”», fa sapere Michele Boato.
In una lettera inviata al sindaco, un gruppo di associazioni come Amico Albero, Wwf, Lipu e tanti comitati cittadini, chiede a Luigi Brugnaro di fermarsi a riflettere e di fermare il progetto del nuovo stadio e della nuova cittadella sportiva.
«Abbiamo un numero enorme di case pubbliche lasciate vuote perché voi dell’amministrazione dite che “non ci sono i soldi” per restaurarle. E perché, allora, volete spendere 78 milioni dei 90 di avanzo del bilancio Comunale, più 95 milioni di nuovi mutui (indebitandoci per 30 anni!) e 93 Milioni che chiedete allo Stato e all’Europa, col Piano Pnrr per costruire a Tessera uno stadio inutile, che la società del Venezia Calcio ha detto ripetutamente che non vuole perché ha già restaurato e ampliato, a sue spese, lo stadio di Sant’Elena? A cosa servono tre stadi da calcio (il Penzo, il Baracca e adesso anche Tessera)?».
Secondo i rappresentanti delle associazioni «il palazzetto dello Sport del Taliercio può benissimo essere potenziato di molto, senza doverne costruire uno nuovo a Tessera. Perché invece non usare questi soldi, che ci sono, per restaurare centinaia di case pubbliche e darle in affitto a giovani coppie o famiglie in lista d’attesa da anni, in modo che Venezia e Mestre non si spopolino? E perché non usarne un po’ anche per risolvere la gravissima situazione dei trasporti pubblici (soprattutto lagunari) e delle palestre che mancano nelle scuole?».
Tra le associazioni che firmano la lettera ci sono anche il Comitato Riduzione Impatto Ambientale Aeroporto di Venezia, il Comitato Ex Umberto I bene Comune, i comitato Cittadini per il Parco Bissuola, la Fiab Amici della Bicicletta, la Lipu Lega italiana Protezione Uccelli, Il Wwf Venezia e territorio, gli Amici del Parco di San Giuliano, il Gruppo Zelarino e Dintorni, il Caal Comitato Ambientalista Altro Lido, e anche Venezia Cambia.
Giovedì il via libera al progetto da parte del consiglio comunale dovrebbe arrivare senza troppe sorprese anche se l’opposizione si prepara a dare battaglia. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia