Nuovo polo alimentare firmato Cervet

MIRANO. Ex area artigianale di San Bortolo a Monselice, la riqualificazione porta il nome della Cervet di Francesco Fracasso: l’azienda di Mirano innesterà nella zona compresa tra via Rovigana e via Campestrin un nuovo polo agroalimentare che darà lavoro a tempo indeterminato a 400 persone. L’annuncio è confermato dall’imprenditore Francesco Fracasso, amministratore della Cervet s.r.l., società di general contracting di Mirano, che ha pensato di sviluppare a Monselice un progetto denominato “Agrologic”.
«Il nostro piano», spiega Fracasso, «prevede la realizzazione di un hub agroalimentare che si svilupperà su una superficie di 132.381 mq e sarà pensato per la produzione, la lavorazione, il confezionamento, il magazzinaggio e la distribuzione di prodotti agroalimentari del tipo più innovativo e a basso impatto ambientale».
Il nuovo polo verrebbe realizzato mediante una variante alla “Nuova zona artigianale-commerciale” che si trova in prossimità dell'innesto con la statale Rovigana, un’area che attualmente è abbandonata a causa della messa in liquidazione della precedente proprietà Nuove Zone Produttive Monselice S.c.a.r.l. «L’azienda», spiega Fracasso, «ha seguito l’iter necessario per presentare la variante senza modificare la destinazione d’uso dell’attuale piano urbanistico e confidiamo di poter partire in primavera, in marzo o aprile. In questa fase abbiamo lavorato sul piano urbanistico e sul masterplan, ma a breve partiremo con la progettazione, sarà coinvolto lo studio Asa di Vicenza per quanto riguarda l’architettura e la Fm di Milano per la tecnologia».
La variante al piano urbanistico citata da Fracasso è possibile solo grazie alla sinergia e alla convergenza di interessi privati e pubbliche opportunità con il Comune di Monselice che ha approvato proprio ieri uno schema di accordo pubblico privato. L’intesa prevede una rigenerazione funzionale della zona, attualmente abbandonata, grazie alla certezza di 400 posti di lavoro nuovi che garantirebbero l’attivazione sinergica di nuovi interscambi economici.
La Cervet ha già promesso di farsi carico di un investimento totalmente privato di 13,5 milioni nell’ottica di migliorare la viabilità della zona. Oltre agli oneri di urbanizzazione secondaria e ai vari contributi edilizi che si svilupperanno su un’altezza di 32 metri, l’azienda si occuperà di alleggerire il traffico che transita lungo la zona industriale grazie alla realizzazione di 4 nuove rotatorie lungo il percorso che dal casello autostradale dell’A13 si collega con la statale Rovigana passando per la Monselice Mare. Le rotonde, in via Orti e in via Rovigana, faciliteranno l’accesso alla zona industriale durante i lavori di riqualificazione. Si prevede anche la realizzazione di un nuovo casello industriale sull’A13 in prossimità della Monselice Mare che comporterà uno sviluppo non solo del territorio di Monselice ma anche dei Comuni limitrofi quali Pozzonovo, Tribano, Conselve e Solesino. In caso di parere negativo delle Società Autostrade e del Ministero delle Infrastrutture si è già pensata l’alternativa: l’azienda di Fracasso realizzerebbe al posto del secondo casello, con lo stesso investimento, una nuova bretella stradale, la Complanare, che eviterebbe l’attraversamento del centro di Monselice collegando l’area sud direttamente all’autostrada.
Camilla Bottin
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