Nuovo parco commerciale Ascom attacca il Comune

CHIOGGIA. «È stata una doccia fredda. Non ci aspettavamo una bocciatura dei nostri ricorsi o, almeno, non ce la aspettavamo in termini così drastici».
La prima reazione di Alessandro Da Re, presidente dell'Ascom di Chioggia e co-firmatario egli stesso dei ricorsi al Tar contro il parco commerciale di Brondolo, è di sconforto. La sentenza del tribunale regionale, dà torto all'Ascom e apre la strada all'insediamento della grande distribuzione a Chioggia e per chi, fin dal 2006, ha lottato a colpi di carte bollate per tentare di impedire questa eventualità, «è un boccone amaro». Tuttavia Da Re non depone le armi. «I nostri avvocati e il direttore Maria Grazia Marangon sono in ferie ancora per alcuni giorni. La prossima settimana faremo il punto della situazione», dice Da Re, «e decideremo se sia opportuno continuare (con un ricorso al Consiglio di Stato, ndr) o scegliere altre strade. Ci resta la soddisfazione morale di avere bloccato per otto anni questo insediamento così deleterio per il piccolo commercio. Ma ben pochi ci hanno aiutato...».
Di segno diverso, invece la reazione di Maurizio Salvagno, vicesindaco e assessore alle attività produttive. «Questa controversia è un altro esempio dei muro contro muro che dividono la città e finiscono per non fare il bene di nessuno», dice, «la nostra amministrazione ha ereditato la questione da quelle precedenti e ha agito in base a quanto previsto dalle leggi vigenti. Mi pare che il Tar ci abbia dato ragione». In effetti il ricorso Ascom era contro Comune, Regione e Provincia che avevano concesso le varie autorizzazioni e lo stesso Comune, con alcuni suoi atti (ad esempio la proroga dei permessi di costruire) ha vanificato, in parte, i ricorsi dell'Ascom. «Fin dall'inizio», continua Salvagno ,«avevamo chiesto ad Ascom di arrivare a un compromesso nel reciproco interesse. Ricorso che i promotori del parco commerciale avevano proposto, come avvenuto anche altrove, di riservare degli spazi al commercio locale all'interno della struttura. Credo che siano ancora possibili queste o altre forme di accordi, in modo che la gente, attirata dal parco commerciale, possa incrementare i flussi turistici verso il centro storico». Ma Ascom, per ora, non sembra credere a questa soluzione. «I centri commerciali fanno morire i negozi delle periferie» afferma Da Re «la Ztl totale in centro storico darà il colpo di grazia definitivo».
Diego Degan
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