Nuovo incidente, via Martiri senza pace

Taxi e furgoncino nello stesso senso di marcia si toccano in rettilineo e si ribaltano: tre persone finiscono in ospedale
Di Marta Artico

Non c'è pace per via Martiri della Libertà dove si sono verificati due incidenti nello stesso giorno, per fortuna nessuno mortale. L'ultimo in ordine di tempo quello di giovedì sera, poco prima di mezzanotte. Strada chiusa fino all'una e mezzo, soccorsi, operatori in azione per ore, un lungo lavoro dei pompieri.

Lo scontro è avvenuto verso le 23.45, nel rettilineo che dall'incrocio con via Porto di Cavergnago, conduce a quello con via Vallenari bis. Coinvolti un taxi e un furgone Fiorino, che si sono completamente capovolti a bordo strada, per fortuna senza saltare la carreggiata o finire nel fossato che costeggia i campi.

Per quanto riguarda la dinamica, i due veicoli procedevano lungo la regionale in direzione San Giuliano-Terraglio, quando, superato il famigerato incrocio con via Porto di Cavergnago, in un tratto rettilineo in cui generalmente si prende velocità, sembra che si siano toccati. Le cause sono ancora in corso di accertamento da parte degli agenti del reparto motorizzato della polizia municipale di Venezia giunti sul posto, anche perché tutto si è svolto in pochi istanti e traffico in quel momento non ce n'era.

Un impatto che ha lasciato a bocca aperta i soccorritori che per primi sono intervenuti, anche se per fortuna senza conseguenze gravi per le tre persone coinvolte. Gli occupanti delle auto sono stati stabilizzati e trasportati in ospedale, hanno riportato fratture multiple e contusioni e se la caveranno con poco più di un mese di prognosi ciascuno. Alla guida del taxi, una Volkswagen Passat, c’era P.F., 43 anni di Marcon, da solo in auto al momento dell'incidente. Al volante del furgoncino Fiat G.P., 40 anni di Meolo e il fratello F.P., 42 anni. Quando gli operatori del Suem 118 sono giunti sul posto, erano tutti coscienti, anche se uno dei due uomini all'interno del Fiorino era rimasto incastrato e per liberarlo dalle lamiere sono dovuti intervenire i vigili del fuoco di Mestre, che hanno lavorato a lungo.

La strada, in ogni caso, è rimasta chiusa un'ora e mezzo per consentire il rilevamento dell'incidente, le operazioni di pronto intervento, la pulizia della carreggiata e gli accertamenti del caso.

Sempre giovedì c’era stato l’ennesimo incidente: questa volta a qualche centinaio di metri di distanza e di giorno, all'altezza dell'incrocio maledetto, dove dall'autunno si ripete lo stesso copione e dove ha perduto la vita il giovane Vincenzo Veneziano, il centauro che quella strada la percorreva tutti i giorni perché abitava poco distante. Una delle due auto coinvolte nello scontro, si è schiantata contro i fiori che se ne stanno lungo il guardrail, a ricordare un'altra vittima del crocevia, una giovane mamma, che qualche anno fa in quell'incrocio ha perduto la vita, lasciando la sua famiglia a piangerla.

Il progetto per mettere in sicurezza l’incrocio è stato approvato, poi si passerà agli espropri, all’appalto e all’apertura dei cantieri che potrebbero iniziare nella seconda metà dell’anno.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia