Nuovo incendio, distrutte cento rotoballe

Quarto episodio in una settimana, è l’effetto della fermentazione del fieno. Il fuoco ha distrutto un capannone 

Carlo Mion

Un altro fienile a fuoco. Il quarto in dieci giorni. Questa volta è successo in via Lazzaretto a Favaro Veneto. Distrutte 100 rotoballe che pesanop mediamente sui tre quintali l’una. Anche in questo caso a scatenare l’incendio è stata la fermentazione avvenuta all’interno delle rotoballe. Fermentazione che sviluppa temperature elevate e da qui l’innesco delle fiamme. La fermentazione è dovuta al fatto che il fieno o la paglia vengono pressati non perfettamente secchi.

Sono terminate solo bel tardo pomeriggio di ieri le operazioni di spegnimento dell’incendio di rotoballe divampato poco dopo le 21.30 di mercoledì in via Lazzaretto a Favaro. Il foraggio, un centinaio di rotoballe, era depositato all’esterno dell’azienda agricola in attesa di essere stipato. I vigili del fuoco arrivati da Mestre con un’autopompa e due autobotti e nove uomini hanno iniziato lo spegnimento evitando in coinvolgimento di un vicino deposito al coperto. Come accade in questi casi le operazioni di smazssamento sono parecchio lunghe. Infatti ogni rotoballa deve essere aperta per controllare che all’interno non ci siano altri focolai. I pompieri devono, quindi, lavorare di forca. Quel che resta del foraggio non viene dato agli animali che non lo mangerebbero. All’agricoltore non resta che spargerlo nei campi e dopo arare. Per fortuna le rotoballe erano state stoccate all’esterno del magazzino, altrimenti i danni sarebbero stati ben maggiori, perché le fiamme oltre a intaccare la struttura avrebbero coinvolto anche attrezzature e macchine agricole.

L’incendio più vasto è avvenuto tre notti fa. Nella notte tra il 17 e il 18 maggio il fuoco aveva distrutto oltre 1000 rotoballe a Campagna Lupia. L’incendio ha interessato un capannone adibito a stoccaggio di rotoballe di circa 600 metri quadri, contenente oltre 3000 quintali di foraggio oltre ad attrezzature agricole. Le operazioni di spegnimento e bonifica del capannone sono durate oltre 20 ore. L’incendio è avvenuto “Alla vaccheria” in via I Maggio. Le squadre dei pompieri arrivati da Mira, Mestre, Piove di Sacco con tre autopompe, due autobotti e venti operatori coordinati dal capo servizio, hanno fatto un miracolo evitando il coinvolgimento della vicina stalla con oltre 200 capi di bovini.

Sotto accusa sempre il grado di umidità che ha il foraggio o eventualmente la paglia quando le rotoballe vengono accatastate appena portate a casa dai campi. Questa umidità da vita alla fermentazione interna che a sua volta sprigiona temperature elevate. Appena imballato il foraggio viene portato a casa, sarebbe buona cosa lasciarlo sul campo, per qualche giorno, perché così si stabilizzerebbe. —

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