Nuovo gestore per la posta raccomandate solo a Mestre

CHIOGGIA. Hibripost subentra a Poste Italiane nella gestione della corrispondenza comunale e il punto di giacenza passa a Mestre. I destinatari delle raccomandate che non rispondono alla chiamata del postino devono quindi recarsi alla sede della società, situata a molti chilometri di distanza.
Negli ultimi tempi, i cittadini di Chioggia non si sono più visti recapitare le raccomandate comunali da Poste Italiane, bensì dal Consorzio Hibripost, che si è aggiudicato il servizio di ritiro, affrancatura e spedizione della corrispondenza dell'ente. Quest’ultimo opera coerentemente con le condizioni generali di servizio e nessuno ha messo in discussione la correttezza dell'azienda. Di per sé, ricevere una raccomandata con il servizio tradizionale o per mezzo di un operatore privato è indifferente. Anzi, Hibripost garantisce un secondo tentativo di recapito, servizio aggiuntivo rispetto al sistema tradizionale. Il problema, però, sorge nell’eventualità il plico andasse in giacenza. In tal caso la busta, come prevede la procedura, torna all'ufficio di recapito. Con il servizio tradizionale, com’è noto, il plico raccomandato torna, per la zona di Chioggia, all’Udr di Borgo San Giovanni, di fronte alla stazione ferroviaria. Ma con il subentro del consorzio Hibripost a Poste Italiane, ed è qui che sorge il problema, l’ufficio destinato a custodire le buste in giacenza, si trova a Mestre, in via Paganello, 27. Alcuni cittadini hanno segnalato da tempo la questione. Abituati a trovarsi in cassetta l’avviso di giacenza tradizionale, hanno rinvenuto una diversa tipologia di comunicazione, con l'indicazione del punto di consegna. Chi non riuscisse a ritirare la raccomandata, quindi, magari a causa di un’assenza prolungata dall’abitazione o, per chi è titolare di un’azienda, dalla sede legale, dovrebbe mettersi in viaggio fino a Mestre. Si tratterebbe, in tal caso, di doversi sobbarcare le spese del viaggio con mezzi propri o, per chi non ne possiede, di dover prevedere un “tour” con il trasporto pubblico. Ma non tutti riescono a prevedere un viaggio simile, che andrebbe pianificato prima del termine di giacenza, per legge fissato a 30 giorni. C’è quindi il rischio che la raccomandata torni al mittente senza essere mai consegnata. La questione è già a conoscenza dell’ufficio protocollo, che ha invitato il consorzio Hibripost a trovare una soluzione, magari istituendo un punto di giacenza a Chioggia. Gli uffici comunali assicurano che questa opzione è già al vaglio dell’azienda.
Andrea Varagnolo
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