Nuovo distretto sanitario il pressing dei sindacati
A Marghera Cgil, Cisl, Uil convocano un’assemblea e promuovono una petizione «Assurdo abbattere e ricostruire in via Tommaseo, meglio la scelta di via Ulloa»
Cgil, Cisl e Uil confederali di Venezia e le segreterie dei sindacati pensionati fanno pressing su Comune e Usl 3 Serenissima.
Obiettivo: arrivare velocemente ad un accordo per spostare il distretto sanitario di Marghera dall’attuale (e malandata) sede di via Tommaseo a via Ulloa.
L’ex scuola Monteverdi, chiusa da oramai quasi un decennio, è l’area migliore, dicono i sindacati, dove realizzare il nuovo distretto di Mestre Sud e ci sono spazi anche per i servizi sociali del Comune e pure per i servizi sanitari diretti alla Municipalità di Mestre visto che il distretto di via Cappuccina potrebbe diventare la “Casa della salute”. Lo spiegano Ugo Agiollo, segretario confederale della Cgil veneziana, Guido Moscati della Cisl, Carlo Viel per la Uil Confederale e i rappresentanti dei sindacati pensionati con Angiola Tiboni, Alviero Simionato e Mauro di Matteo. Una “Casa della salute” in via Cappuccina dove mantenere la medicina di gruppo, attiva da alcuni mesi con buoni risultati, e un centro prelievi. Fisioterapia e specialisti potrebbero andare nella nuova e vicina struttura di via Ulloa. «L’importante però è non attendere decenni ma solo qualche anno per le scelte definitive e i cantieri. A Favaro, per ottenere il nuovo distretto, dal primo verbale d’accordo alla inaugurazione sono passati quasi 13 anni. Francamente troppi», dicono i sindacati. E visto che è la politica a dover decidere, i sindacati tentano una azione di lobbye positiva, per la tutela della qualità del sistema salute cittadino. Prima iniziativa: mettere attorno ad un tavolo Usl 3, Comune, Municipalità e spingerli a decidere. Come? Con una assemblea pubblica che si tiene venerdì 7 luglio a Marghera, in via Rinascita 96. Visto che i sindacati, pensionati in testa, sono già stati protagonisti di battaglie in difesa della salute pubblica («da Favaro al Lido, passando per la difesa del Giustinian», ricorda Di Matteo) si cercherà con l’assemblea di mettere d’accordo Usl e Comune per una intesa economica che consenta di far marciare subito il progetto del distretto all’ex Monteverdi, struttura da abbattere e ricostruire. «Il progetto di ristrutturazione di via Tommaseo si può traslare senza problemi sull’area di via Ulloa che presenta un sistema di accessibilità migliore. In via Tommaseo ci arrivano solo due linee di bus e il tram. In via Ulloa ferma il tram, il treno e ben sette linee di bus. È facilmente accessibile da Mestre e Chirignago e Zelarino e ci sarebbero vantaggi logistici perché si potrebbe costruire mantenendo attivo il distretto in via Tommaseo. Infine si riqualifica un’area della città oggi abbandonata di fatto», spiegano i sindacalisti in coro. La seconda azione è una raccolta di firme tra i cittadini. Si inizia al mercato di Marghera, oggi.
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