Nuovo centro prenotazioni con più umanità e privacy

MIRANO. Pronto il nuovo Cup, il centro unico di prenotazione dell’ospedale di Mirano. Attivo da lunedì, il nuovo servizio è stato studiato per garantire ai cittadini efficacia e comfort, sia dal...

MIRANO. Pronto il nuovo Cup, il centro unico di prenotazione dell’ospedale di Mirano.

Attivo da lunedì, il nuovo servizio è stato studiato per garantire ai cittadini efficacia e comfort, sia dal punto di vista strutturale che funzionale. Si trova sempre all’ingresso dell’ospedale, ma spostato sull’ala sinistra rispetto alla precedente collocazione: è stato realizzato ristrutturando un’area di 180 metri quadrati, completamente rinnovata negli arredi e dotato un sistema “taglia code” che permette al cittadino di attendere il proprio turno in una sala d’attesa organizzata con una cinquantina di posti a sedere e appositi monitor per regolare i flussi. Sei le postazioni di sportello, una in più rispetto alle cinque del vecchio Cup, per prenotare o pagare un esame, realizzate secondo un nuova concezione di accoglienza e dialogo con l’utenza: nel nuovo Cup sono infatti sparite le postazioni di sportello tradizionali, con un vetro che di fatto creava una barriera tra l’operatore e l’utente e che ora dialogano, entrambi seduti, sullo stesso piano. Aumenta nel contempo l’attenzione alla riservatezza: l’area di attesa è stata infatti separata da quella riservata ai colloqui e ogni sportello ha una postazione a sé, in cui il dialogo resta privato. La riorganizzazione del Cup di Mirano rientra nei progetti che la direzione generale dell’Usl 3 Serenissima ha già attuato nei servizi di prenotazione degli ospedali di Mestre, Venezia e Chioggia.

«La parola d’ordine», spiega il direttore generale Giuseppe Dal Ben, «è quella dell’accoglienza, che si concretizza nell’atteggiamento degli operatori rispetto agli utenti, improntato all’attenzione e gentilezza. Accoglienza che si rende concreta anche attraverso ambienti confortevoli e strutturati nei percorsi secondo un’organizzazione moderna, funzionale e rispettosa».

Filippo De Gaspari

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