Nuovo centro medico nell’ex palazzina Ligabue
VENEZIA. Un centro medico di 2 mila metri quadrati. Un nuovo interscambio e un poliambulatorio con servizi sanitari, il dentista, la palestra, gli ambulatori radiologici. Piazzale Roma cambia volto. E per una volta il turismo non c’entra. Non ci sarà l’ennesimo albergo nella palazzina Ligabue, dismessa dalla storica azienda di catering e affidata in concessione per 20 anni dall’Autorità portuale. Ma un centro sanitario privato con 15 ambulatori e specialisti, radiodiagnostica ed esami specialistici, che a Venezia non esisteva.
«Perché l’ho fatto? per dare un servizio a quella che è ormai la mia città», dice Ivano Boscolo Bielo, imprenditore chioggiotto dell’edilizia titolare dell’omonima azienda che vive da decenni in laguna. Bielo ha vinto la gara pubblica e si è aggiudicato l’immobile. Adesso i restauri sono a buon punto, e dovrebbero concludersi subito dopo l’estate. «In ottobre», dice Boscolo, «la città avrà a disposizione un grande centro medico, raggiungibile a piedi, con il vaporetto, con il tram e con le auto dalla terraferma. Un investimento da due milioni e mezzo di euro, che darà lavoro a 50 persone».
La vecchia palazzina in calcestruzzo realizzata nel Dopoguerra dall’architetto razionalista Carlo Cristofoli è ancora ingabbiata da una grande impalcatura. Dentro è stata completamente svuotata, e la ricostruzione è a buon punto. Quasi conclusa l’impiantistica e la divisione degli spazi, adesso toccherà ai pavimenti. Al piano terra la reception e gli studi medici, al primo piano la diagnostica e gli ambulatori, 1.200 metri quadrati in tutto. Al secondo lo studio dentistico. Poi la palestra da 300 metri quadrati per la riabilitazione. E una terrazza con il bar e una veduta mozzafiato su tutta la città. In totale, circa 2 mila metri quadrati. L’altra idea di Boscolo è quella di fare della nuova Palazzina anche il centro di interscambio per il trasporto dei malati dalle auto alle indroambulanze. «Oggi i pazienti vengono trasbordati all’aperto, in mezzo alla strada. Abbiamo messo a disposizione dell’Usl la nostra darsena. L’ambulanza entra attraverso una rampa, il paziente viene trasferito. Ci sembra un passo avanti molto importante».
Ma a chi servirà il nuovo centro medico? «Ai residenti di Venezia e della terraferma, ma anche ai turisti e a chi viene a Venezia per lavoro», continua Bielo, «daremo anche orari molto ampi, dalle sei del mattino alle otto di sera. Vogliamo che chi viene a lavorare a Venezia possa utilizzare questa struttura comodamente». Una mosca bianca nell’imprenditoria che cerca di realizzare strutture turistiche e locazioni dagli edifici dismessi degli enti pubblici. La gara per la concessione era stata vinta da Boscolo due anni fa, superando in volata le due cordate di Elio Dazzo e Carrain. Poi il progetto elaborato dagli architetti Giancarlo Boneto, Andrea Bombasaro, Giancarlo Ulianma. Direttore della sicurezza è lo stesso Bielo. La gestione della struttura, che sarà inaugurata in ottobre, verrà affidata a una società creata per l’occasione, la Boscolo Bielo Hub. Direttore sanitario del centro medico sarà la dottoressa vicentina Maddalena Maraschin. Cambia volto dunque la parte della Rampa che scende a piazzale Roma. Sarà possibile accedere a piedi al centro medico attraverso l’ingresso principale, dalla strada statale di fronte all’ingresso della questura. Ma anche con l’auto, nel parcheggio messo a disposizione dal Porto di fronte all’ingresso dell’editrice Marsilio. «Un progetto in cui crediamo molto», dice Bielo.
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