Nuovi spazi all’ex Edison ma il Comune è assente

Accoglienza entusiasta dei residenti ai giovani architetti guidati da Renzo Piano: «Assenza importante». Le associazioni: «Speriamo che il nostro lavoro non finisca in un cassetto»
Agenzia Candussi, giornalista chiarin. Inaugurazione del Scuola Edison Volta, presentazione del Progetto G124 di Renzo Piano "Marghera Terreno Fertile".
Agenzia Candussi, giornalista chiarin. Inaugurazione del Scuola Edison Volta, presentazione del Progetto G124 di Renzo Piano "Marghera Terreno Fertile".

MARGHERA. «Sentiamo un silenzio rumoroso, una assenza importante, nonostante i tentativi di dialogo fatti. I tre giovani architetti che hanno lavorato con noi, volutamente li abbiamo scelti fuori da Marghera per avere uno sguardo ampio, lontano dalle logiche della città».

Non nasconde la delusione Raul Pantaleo, architetto stimato e tutor per il gruppo G124 di Renzo Piano del progetto donato dal senatore a vita alla città. Pantaleo e i giovani architetti, un anno fa, sono arrivati a Marghera, in missione per conto di Renzo Piano, «a cercare perle». E le hanno trovate. Ma la politica non ha voluto farsi coinvolgere.

Agenzia Candussi, giornalista chiarin. Inaugurazione del Scuola Edison Volta, presentazione del Progetto G124 di Renzo Piano "Marghera Terreno Fertile".
Agenzia Candussi, giornalista chiarin. Inaugurazione del Scuola Edison Volta, presentazione del Progetto G124 di Renzo Piano "Marghera Terreno Fertile".

«Dal Comune non ci hanno mai ostacolato», spiega poi Pantaleo, «l’amministrazione comunale ci ha accolto, abbiamo parlato con i tecnici ma senza ottenere una vera risposta», ammette.

E quindi ieri erano tantissimi i cittadini alla presentazione del progetto del gruppo G124. Tutti attenti e partecipi. Mancava, in blocco, invece la giunta Brugnaro, seppur invitata così come i parlamentari. La politica veneziana si è tenuta lontana dal progetto finanziato da Piano e condiviso prima di Natale anche dal ministro della cultura, Dario Franceschini.

L’assenza di interlocutori in Comune fa temere, ora, ai cittadini che «il plastico, i disegni e il progetto finiscano dimenticati in un cassetto». Unici politici presenti, ieri, per la cronaca, il presidente della Municipalità Gianfranco Bettin e il consigliere comunale Nicola Pellicani: la omonima fondazione ha lavorato con gli architetti per valutare la sostenibilità economica del progetto.

Comunque il progetto ora è depositato in Comune, già protocollato. La parte più corposa, con tavole e progetti, riguarda l’ex Edison, istituto superiore dismesso dal 2007, vandalizzato e poi riconquistato dai cittadini. Può diventare uno spazio pubblico attezzato e polivalente che si mette in relazione e valorizza Marghera. Giù i muri di recinzione lungo via Oroboni, quindi. L’ex Edison diventa spazio urbano tra la Città giardino e Marghera sud e gli spazi verdi da recuperare. All’interno spazi per le attività sportive come il parkour, spazi di coworking, la Protezione civile (assegnataria), il gruppo Orma (la rete di associazioni nata su spinta del gruppo di architetti), un punto ristoro e sale per la musica. L’ex istituto superiore ospita già i corsi della orchestra Grimani e i corsi della scuola di musica “Nino Bocolo”, che come ha ricordato Bettin «attende da due anni un maledetto timbro» per spostarsi in una scuola, chiusa e abbandonata, di Ca’ Emiliani. Al primo piano altre aule di musica, spazio per i compiti, aule di formazione che si possono affittare a terzi.

Agenzia Candussi, giornalista chiarin. Inaugurazione del Scuola Edison Volta, presentazione del Progetto G124 di Renzo Piano "Marghera Terreno Fertile".
Agenzia Candussi, giornalista chiarin. Inaugurazione del Scuola Edison Volta, presentazione del Progetto G124 di Renzo Piano "Marghera Terreno Fertile".

Donato alla città anche il “giardino del fitorimedio”, vicino a Vaschette e Ca’ Emiliani. Qui i bambini delle scuole della Grimani si occuperanno delle piante che “mangiano” smog e inquinamento con la cooperativa Il Gruppo e il sostegno del consorzio Zorzetto. Al Comune è stato donato, infine, affinché lo studi e lo approvi, il regolamento dei beni comuni, strumento già attuato in diverse città italiane, di segno politico diverso tra loro, per garantire patti tra amministrazioni comunali e cittadini per il riuso di spazi abbandonati. Soluzione che potrebbe essere applicata proprio dall’ex Edison. «Abbiamo ipotizzato vari scenari di utilizzo per questo spazio. Intervenendo sul tetto in amianto e con una ristrutturazione interna non costosissima, in sette anni ci si ripaga della spesa», dicono i giovani architetti di G124. Perché, avvertono, «non fare nulla è peggio: abbiamo indicato anche le ricadute benefiche di un intervento che auspichiamo avvenga il prima possibile».

Agenzia Candussi, giornalista chiarin. Inaugurazione del "giardino del fitorimedio" in via Beccaria a Marghera. Progetto G124 di Renzo Piano "Marghera Terreno Fertile"
Agenzia Candussi, giornalista chiarin. Inaugurazione del "giardino del fitorimedio" in via Beccaria a Marghera. Progetto G124 di Renzo Piano "Marghera Terreno Fertile"

È quello che si augurano tutti a Marghera. Soprattutto le associazioni di genitori, famglie , cittadini, ragazzi che oggi vivono l’ex Edison. «Il progetto parte da oggi, tocca a noi spingere affinché venga realizzato», dicono in tanti sperando che “l’alto” non blocchi quel che dal “basso” è nato in quest’anno di lavoro.

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