Nuovi restauri in arrivo dai Comitati Privati
VENEZIA. Tempo di nuovi restauri a Venezia. Giovedì all’Archivio di Stato si terrà la seduta pubblica dell’Assemblea Generale annuale dell’Associazione dei Comitati Privati Internazionali per la salvaguardia di Venezia che oltre a incontrare le autorità cittadine e a presentare anche le loro tradizionali raccomandazioni sugli aspetti più problematici legati alla tutela di Venezia, presenteranno anche il nuovo programma di restauri conclusi o in fase di svolgimento, o di partenza, che riguardano la loro meritoria attività.
Sarà anche l’occasione del cambio di consegne al vertice dell’istituzione con il presidente dei Comitati Umberto Marcello del Majno che concluderà il suo mandato e al cui posto dovrebbe essere eletta la storica dell’arte Paola Marini, direttore uscente delle Gallerie dell’Accademia. Previsto anche un seminario sulla tutela e salvaguardia degli archivi attraverso la diogitalizzazione.
Ma il clou sarà appunto rappresentato dagli interventi di restauro del Soffitto Nani nella Sala Brustolon a Ca’Rezzonico, il prezioso soffitto barocco, decorato e affrescato, del museo condotto in questi mesi grazie al contributo del comitato privato statunitense di salvaguardia per Venezia Save Venice. Il soffitto barocco ora situato nel museo di Ca’ Rezzonico, fu originariamente creato per la villa di famiglia Nani nella campagna veneta nel 17 ° secolo. Successivamente fu scomposto e reinstallato in due stanze separate del palazzo Nani nel sestiere di Cannaregio a Venezia. Negli anni’30, fu portato dal palazzo Nani al museo di Ca’Rezzonico e riadattato per la sala della galleria Brustolon al secondo piano.
Il soffitto di Palazzo Nani è una struttura decorativa animata composta da intagli di colore chiaro e arabeschi e cornici in legno dorato che abbelliscono tele di divinità ed eroi pagani dipinti da Francesco Maffei (1606-1660). Il soffitto era in uno stato di conservazione precario, poiché molti dei pezzi di legno intagliato si erano staccati e rischiavano di cadere a terra. I funzionari del museo trovavano spesso viti e chiodi sul pavimento della galleria caduti dal soffitto. Sempre Save Venice, il più attivo tra i comitati di salvaguardia privati, sta concludendo anche l’intervento che porta avanti da diversi anni sulla chiesa di San Sebastiano con il restauro completo di dipinti e affreschi di Paolo Veronese. Rimossi da poco i ponteggi dalle cappelle laterali restaurate a sinistra della navata con il magnifico restauro della parte decorativa delle volte.
Venetian Heritage, altro comitato italostatunitense molto attivo, sta predisponendo la mostra che a maggio ricostruirà a Palazzo Grimani la Tribuna con le sculture antiche greche e romane poi entrate a far parte del Museo archeologico e ora riportate qui. La società specialòizzata in riproduzioni digitali di grandi capolavori del passato Factum Arte sta realizzamndo a questo scopo una copia di pregio del dipinto che fino al 1893 si trovava al centro del soffitto dell’Antitribuna di Palazzo Grimani – poi finita a Parigi al Musée Jacquemart-André, una tela coinquecentesca del Salviati che rappresenta la Disputa tra Minerva e Nettuno per il dominio dell’Attica. –
Enrico Tantucci
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