Nuovi posti barca a Venezia, tre anni di attesa
VENEZIA. Posti-barca per i veneziani, nessun bando pubblico per l’assegnazione da tre anni, anche se sarebbero almeno 180 le postazioni che potrebbero essere teoricamente disponibili per accogliere nuove imbarcazioni, che per chi vive a Venezia hanno praticamente la stessa importanza del parcheggio per l’auto. Con almeno 800 richieste, in base a quelle relative all’ultimo bando emesso. A sollevare nuovamente il problema, che non ha avuto finora alcuna risposta né dalla Giunta precedente, né da quella attuale, è il presidente della Municipalità di Venezia Giovanni Andrea Martini.
«Da tre anni», ricorda Martini, «i veneziani attendono il nuovo bando di assegnazione dei posti barca nei canali della città. Sempre più cittadini sono increduli, arrabbiati: come è possibile che per emanare un bando pubblico che ha come primi destinatari coloro che posseggono barche veneziane sia fermo per così tanto tempo? Alcuni si sentono davvero presi in giro. C’è chi sta raccogliendo firme, chi bussa agli uffici comunali per smuovere una macchina che sembra bloccata. I termini di pubblicazione del bando, in base al regolamento del Comune, sono scaduti da tre anni. C’è chi si reca all’ufficio Concessioni spazi acquei o all’Urp per avere informazioni sul nuovo bando di assegnazione.
La risposta più frequente, fino a qualche tempo fa, era che la pratica era vicina al suo perfezionamento e che ne avrebbero dato notizia i canali ufficiali di comunicazione. C’è chi si è rivolto all’Assessorato ai Trasporti, ma gli uffici ribadivano che la competenza non ricadeva nei loro compiti in quanto la delega agli spazi acquei era stata trattenuta dal sindaco stesso. E, da qui, il rimando ad alcuni dirigenti e responsabili in capo all’ufficio del Traffico acqueo e, successivamente, al Gabinetto del sindaco.
C’è chi, più di recente, è riuscito ad avere una risposta dagli uffici del Traffico acqueo: il loro servizio ha completato quanto serve per la predisposizione del Bando e la questione ora è nelle mani della giunta. C’è chi, dallo scorso giugno, incalza il vice capo di gabinetto del sindaco Derek Donadini, con periodiche telefonate che nei successivi due mesi hanno risposte del tipo che il dottor Donadini era la persona giusta a cui rivolgere informazioni sul futuro bando ma che: “era impegnato”, “era in riunione”, “era a Roma”, “era in ferie” ma che “avrebbe richiamato”, che “avrebbe scritto alla mail”, che “era aggiornato circa le richieste”. E arriviamo all’oggi. Ancora nulla di definito, nessuna data, nessuna risposta ai cittadini. In che conto viene tenuto chi chiede la regolarizzazione di una situazione che da tre anni avrebbe dovuto trovar risposta? Ai cittadini che chiedono occorre dare l’adeguata, anche se tardiva, risposta: la pubblicazione del bando».
Sulla questione ha già presentato due interpellanze - rimaste senza risposta - la consigliera comunale del Pd Monica Sambo. I bandi dovrebbero essere biennali. A quanto risulta a Sambo, gli uffici comunali avevano predisposto la delibera già nel 2015 e l’avevano inviata alla Giunta ad agosto 2016. «Tale necessaria approvazione permetterebbe di assegnare ad ora circa 180 posti barca vuoti (nelle aree di Castello, Cannaregio, Dorsoduro, San Polo, Santa Croce, Giudecca, San Marco, Lido, Burano e Murano», ricordava la consigliera, «che sono stati censiti nel corso del 2016. Non è possibile che i cittadini debbano attendere più di due anni per poter usufruire dei posti barca che ad ora risultano inutilizzati».
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia