Nuovi autovelox, fioccano le prime multe

San Stino. La Città metropolitana ne ha piazzati due sulla pericolosa provinciale del Livenza
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - S. STINO DI L. - MULTA CON NUOVO AUTOVELOX SU STRADA PROV. 59
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - S. STINO DI L. - MULTA CON NUOVO AUTOVELOX SU STRADA PROV. 59
SAN STINO. Prime multe dopo l’installazione dei due autovelox fissi sulla provinciale del Livenza, la Sp 59, in comune di San Stino, tra le località di Bivio e Sette Sorelle. Ci sono casi di persone, e tra questi una nota ristoratrice, che hanno rimediato la contravvenzione sia viaggiando in direzione di San Stino che al ritorno, in direzione di Caorle. Proprio a Caorle, negli sportelli dell’ufficio postale, si sono presentati a pagare anche diversi automobilisti caorlotti. Difficile dare un numero preciso dei trasgressori che hanno rimediato la multa a casa. Ma è probabile siano già alcune centinaia.


I due autovelox, al chilometro 7 della strada provinciale, sono stati installati dalla Città metropolitana su un tratto interessato nel 2016 da diversi incidenti stradali che hanno provocato la morte di 4 persone. L’esercente che ha rimediato l’ultima multa ha pubblicato sul proprio profilo facebook la foto della sua macchina inquadrata dalla telecamera posta sopra sull’apparecchio. Si legge che viaggiava a 77 chilometri all’ora in un tratto dove il limite di velocità è di 70. Questo significa che l’autovelox non perdona, chi viaggia sopra il limite sa che può arrivargli la multa a casa. Gli apparecchi poi sono dotati di speciali sensori a infrarossi che inquadrano le targhe anche nelle ore serali e notturne. Tra San Stino e Caorle la presenza degli autovelox ha provocato numerose reazioni, soprattutto contro la Città metropolitana, trascurando un aspetto di non poca importanza. Almeno il 50% degli introiti verrà impiegato per investire nella manutenzione di quella strada provinciale, che è l’asse principale di collegamento tra l’autostrada A4 e la spiaggia di Caorle.


I due apparecchi sono simili a quelli montati sulla Postumia, tra Annone e Motta di Livenza, all’altezza del famigerato incrocio dell’Elettronica Veneta, dove sono morte molte persone nel corso degli anni.


Rosario Padovano


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