Nuovi alloggi a prezzi calmierati ora il progetto è pronto a partire

Presentato il Social Housing di via Mattuglie: in due anni saranno realizzate 60 unità abitative con prezzi inferiori del 30% a quelli di mercato. Simionato: «Recupero urbano e slancio all’economia»
Di Gianmarco Calfa
Conferenza stampa in via Mattuglie, Gazzera, per inizio dei lavori di intervento Social Housing.
Conferenza stampa in via Mattuglie, Gazzera, per inizio dei lavori di intervento Social Housing.

GAZZERA. Il progetto di Social Housing in via Mattuglie diventa realtà. Ieri mattina alla presenza del vicesindaco Sandro Simionato, il presidente di Municipalità Maurizio Enzo e l'amministratore unico di Ive (Immobiliare veneziana) Silvio Milanese sono stati presentati i lavori riguardanti la realizzazione del progetto approvato già nel 2009.

«Un'opera fondamentale, moderna ed è anche la prima ad essere realizzata con questa concezione in terraferma» esordisce soddisfatto Silvio Milanese, che ha presentato il progetto alla stampa. «Dalla convenzione con la Regione del 21 dicembre 2012 in meno di un anno abbiamo già la ditta pronta ad iniziare i lavori con le opere di riqualificazione urbana di via Mattuglie» ha sottolineato.

Il progetto consiste nella realizzazione in due anni di 60 unità abitative (più 12 che verranno realizzati da Ater, ndr), che avranno prezzi calmierati inferiori circa del 30% rispetto al mercato. Ive ne sarà proprietaria e il comune gestirà la graduatoria delle richieste; da notare la presenza di pannelli fotovoltaici e un'innovativa centrale di quartiere completamente a gas, che sarà collegata a una rete di teleriscaldamento che realizzerà Veritas; una centrale che permetterà un minor utilizzo di energia, diminuendo anche le emissioni in atmosfera.

«L'attesa è stata lunga» conferma Simionato «ma questo è solo il primo tassello del nostro percorso, siamo riusciti a rispondere a un bisogno abitativo dei nuclei familiari a medio reddito, oltre che a una necessità di recupero urbano dell'area mantenendo le valenze ambientali della zona e coinvolgendo la comunità della Gazzera; da non dimenticare che abbattendo l'edificio in via Gazzera Alta si potrà dare nuovo lustro alla storica barchessa della villa, rendendola di utilizzo pubblico».

Un progetto quindi ambizioso ma che rispetta la natura già esistente, non abbattendo alcun albero e mantenendo le depressioni naturali della zona verde per accogliere le acque piovane del quartiere e anche delle zone vicine in caso di eventi eccezionali. Oltre tutto non verranno toccate le tasche dei cittadini, nonostante il progetto sia stato aggiudicato per un importo di circa 10 milioni di euro.

«Ci teniamo a precisare» continua Milanese «che lo Stato e la Regione hanno finanziato al 50% l'opera, mentre la restante parte sarà pagata da Ive tramite un mutuo che sarà bilanciato con gli affitti che verranno recuperati durante l'utilizzo degli appartamenti». Non ultimo lo stimolo all'economia. «Un'opera come questa dà lavoro alle imprese» conclude Simionato «puntiamo su iniziative come questa per iniziare a riprenderci».

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