Nuovi alberghi e trasporti da potenziare. L’assessore: «Più corse del tram e navette»
MESTRE. Nuovi hotel zona stazione e prossima apertura del museo M9: diventa urgente la creazione di un adeguato piano della mobilità e di un progetto di riqualificazione urbana per accogliere i turisti, favorire le attività commerciali e promuovere la cultura in terraferma, nuova grande porta d’accesso del turismo di massa. Lo chiede l’onorevole Pd Nicola Pellicani, con una interpellanza in consiglio comunale.
Immediata la risposta dell’assessore alla Mobilità Renato Boraso: «Occorre studiare la questione seriamente e ci stiamo lavorando. Si può aumentare, se necessario, le corse del tram sulla direttrice Cappuccina-Cialdini, portando le corse da 10 a 6 minuti. E bisogna studiare con M9 l’uso degli scambiatori vuoti anche per gestire i bus che porteranno le scolaresche di tutta l’area metropolitana e veneta in visita al museo, evitando congestioni nel centro di Mestre.
Per questo già la prossima settimana incontrerò l’amministratore di Polymnia, Valerio Zingarelli. In via Ca’ Marcello è positiva la creazione della passeggiata dalla zona degli alberghi alla stazione di Mestre ma stiamo lavorando tra Mobilità ed Edilizia Privata per legare le convenzioni con i prossimi gestori degli alberghi anche alla realizzazione da parte dei privati di navette per i turisti. Così li porteranno a Venezia, ma anche con le città vicine, come Treviso, e anche, magari, al nuovo museo di Mestre», spiega l’assessore comunale.
«Quali interventi intende attuare il sindaco per accogliere i turisti valorizzando la città, in particolare il centro di Mestre? Il Comune ha messo in cantiere una strategia per far fronte al prevedibile aumento di traffico? Actv sta affrontando in concreto il tema di come rispondere all'aumento di domanda di trasporto pubblico?», ha chiesto nella sua interpellanza il consigliere Pellicani.
I numeri, del resto, parlano da soli. Nell’area della stazione di Mestre, dove transitano 31 milioni di passeggeri l’anno, nasceranno nuovi alberghi (i quattro di via Ca’ Marcello sono attesi entro giugno 2019 e poi c’è il raddoppio dell’ostello AO) «che faranno lievitare i posti letto dagli attuali 2.100 a circa 9.000», ricorda Pellicani. Anche per la maggiore presenza di turisti, si vendono più biglietti del bus. Dalla media di 3 milioni di titoli l’anno, l’azienda di trasporto conta ora un più 7 per cento. Il turismo a Mestre ha aspetti positivi ma anche negativi, come i bus delle linee 2 e 4L strapieni di gente alle fermate della stazione e Corso del Popolo. Actv finora è intervenuta con una serie di corse bis.
Pellicani insiste: «L’aumento di stanze d’albergo determinerà un aumento dell'incasso della tassa di soggiorno, che può essere utilizzato in parte per attuare interventi urgenti per far fronte alla trasformazione che subirà tutta la zona». Boraso concorda: «Anche il trasporto pubblico locale può rientrare tra le spese in conto al turismo, ma serve un serio studio per intervenire bene». Il consigliere Pd avvisa: «Se si continua a non fare niente c'è il rischio concreto che Mestre diventi un dormitorio turistico con una viabilità e un trasporto pubblico nel caos. Il tema non è più rinviabile». —
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