Nuove regole di navigazione: sorpassi di battelli vietati sotto i ponti
VENEZIA. Divieto di sorpasso e incrocio tra battelli Actv sotto i ponti del Canal Grande. E presidio fisso di vigilanza davanti a Rialto e alla stazione. Sono due dei punti della maxi-ordinanza di regolamento del traffico acqueo alla quale sta lavorando il gruppo di lavoro tecnico di lavoro coordinato dal subcommissario Manno, con Capitaneria di porto, Magistrato alle Acque, uffici della Mobilità comunale, Provincia, Polizia municipale, forze dell’ordine, società partecipate.
«Penso proprio che la prossima settimana il lavoro sarà concluso e la proposta di nuove regole presentata al commissario Zappalorto che, se le giudicherà valide, le renderà operative», spiega l’iter il subcommissario Natalino Manno, che tra le sue deleghe ha proprio quella della Mobilità e Trasporti, «siamo partiti dal lavoro fatto dopo l’incidente mortale dell’anno scorso a Rialto e dalla perizia effettuata dai consulenti della Procura, che hanno evidenziato una serie di punti deboli. Un esempio è proprio la congestione in alcuni punti del Canal Grande, dalla quale deriva la regola - concordata con Actv - di vietare il sorpasso tra battelli Actv sotto le arcate dei ponti, con l’azienda si è trovata una soluzione a questa manovra pericolosa. Come l’indicazione dell’uso del vhf tra piloti, riorganizzazione di orari di alcune categorie. Ma un altro aspetto importante sarà la vigilanza fissa, con un presidio stabile nei pressi di Rialto, da subito, e alla stazione ferroviaria e con l’indicazione che - nel periodo estivo - ci si coordini nella vigilanza con il supporto delle altre forze di polizia».
Ieri, intanto, il Comitato Lavoratori Navigazione -che riunisce centinaia tra piloti e marinai Actv - è tornato a chiedere con forza un incontro al commissario Zappalorto, «per la situazione ormai insostenibile che compromette quotidianamente la sicurezza della navigazione, la vita, l’incolumità delle persone e con il servizio di trasporto pubblico prima vittima in termini di qualità, puntualità e regolarità del servizio».
Il Cln ha anche presentato una lista in 10 punti di quello che - a giudizio dei lavoratori - si dovrebbe realizzare per migliorare la situazione, iniziando dalla revoca di tutte le concessioni in Canal Grande e Rio di Cannaregio «per un nuovo progetto che tenga conto delle reali priorità dei cittadini». Poi «individuazione di nuovi ormeggi e darsene nelle zone esterne della città, riutilizzo degli spazi acquei abbandonati in prossimità dell’ex piscina Rari Nantes in bacino Santa Chiara, recuperando anche una zona oggi degradata; riutilizzo delle cavane abbandonate del servizio postale di fronte al palazzo dell’ex compartimento ferroviario, per ricollocare lo stazio taxi oggi sotto il ponte degli Scalzi».
E, ancora, «smantellamento, rimozione e ricollocazione degli stazi e cavane di taxi e gondole in prossimità dei pontili Actv; immatricolazione obbligatoria per le gondole (ma questa è già in corso); istituzione di posti fissi di polizia municipale costantemente operativi nei punti nevralgici del Canal Grande con la repressione di condotte vietate o pericolose (anche questo punto, promesso dall’amministrazione); obbligo Gps a bordo di ogni unità a motore (la norma varrà per Actv, taxi e trasportatori, che pure la contestano al Tar); test sull’abuso di alcol e droghe a sorpresa per chiunque trasporti passeggeri, con sospensione delle licenze; revisione completa del contratto di servizio con Actv «e dei tempi di percorrenza delle linee, contro frequenze palesemente insufficienti o in violazione dei limiti di velocità esistenti».
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