«Nuove borseggiatrici scortate da bodyguard»

L’Sos dei “Cittadini non distratti”. Appello ai Servizi sociali: occupatevi delle minorenni
Interpress/M.Tagliapietra Venezia 06.08.2017.- Manifestazione contro borseggi. Stazione Santa Lucia, Ferrovia.
Interpress/M.Tagliapietra Venezia 06.08.2017.- Manifestazione contro borseggi. Stazione Santa Lucia, Ferrovia.
Sono arrivati gli uomini di scorta, non per i veneziani ma per le borseggiatrici. A dirlo l’associazione Cittadini non distratti. «La situazione peggiora di giorno in giorno» raccontano i membri «Tra gli scatolettisti, i venditori abusivi e le borseggiatrici sembra di essere nel Far West. È vero, durante il giorno si vede che la presenza dei nuovi vigili funge da deterrente per i bengalesi, ma dalle 18 in poi ricominciano. Da ieri abbiamo notato che le borseggiatrici sono protette da un paio di uomini».


I bodyguard per le truffatrici sono arrivati forse perché il contrasto tra cittadini e piccoli delinquenti sta crescendo, soprattutto perché molti veneziani reagiscono fotografandoli e avvisando chi sta per essere derubato del portafoglio, dando vita spesso a un botta e risposta con toni sempre più accesi, insulti e minacce. Per chiedere all’amministrazione di fare qualcosa per contrastare la microcriminalità crescente, fatta in particolare di gruppi di borseggiatrici incinta che rubano portafogli nei battelli o nelle zone affollate, la consigliera comunale della Lega Nord Silvana Tosi ha presentato un’interpellanza. Nel testo si chiede che venga avviata una campagna di sensibilizzazione per informare delle borseggiatrici con una cartellonistica adeguata, ma soprattutto di andare fino in fondo al caso di minori incinta sottraendo, se serve, anche la patria podestà ai genitori.


«Ho chiesto» spiega Tosi «di tutelare i minori da qualsiasi forma di abuso che possa destabilizzarne la personalità, chiedendo al giudice di valutare se la condotta del genitore, reo di atti illegali, sia pregiudizievole per il figlio. A quei genitori che inducono o non impediscono al figlio minore di compiere tali reati, bisogna revocare o togliere la potestà genitoriale». In effetti le ragazze che spesso vengono fermate e che sono incinte hanno dai 13 ai 16 anni: «Andranno a casa o no?» chiedono i Cittadini non distratti «Bisogna seguirle, vedere chi sono i genitori, monitorare dove crescono questi bambini. Da qualche giorno sono arrivate ragazze nuove, hanno spostato le altre? Che ne è della tutela del minore? Dove sono i servizi? Chi si occupa di verificare se sono organizzazioni?».


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