Nuove assunzioni all’ex Stena

Fossò. La Terracube ha fatto tornare al lavoro tutti e 25 i dipendenti in organico

«I livelli occupazionali concordati all’ex Stena con la nuova proprietà recentemente acquisita sono stati raggiunti con l’inizio del 2014. Dal 2015 con questi ritmi di lavoro è possibile possano essere assunti diversi nuovi operai».

A spiegarlo è il segretario della Fiom Cgil della Riviera del Brenta e del Miranese, Giuseppe Minto L’azienda, che si trova in zona industriale IX Strada, si occupava di riciclo di materiali, dai televisori ai frigoriferi usati. La multinazionale svedese in Italia ha quattro siti: Fossò, Brescia, Verona e nell’hinterland di Milano con un organico di 200 dipendenti. Il sito industriale di Fossò di proprietà di una multinazionale svedese è stato acquisito dalla Terracube srl di Dolo, che ha assunto 25 dipendenti a tempo indeterminato. Altri 18 si sono trasferiti nella filiale di Verona della stessa azienda, tre hanno scelto l’esodo incentivato. Gli operai (prevalentemente stranieri di origine africana), trasferitisi a Verona, hanno avuto forti incentivi, e così quelli che hanno deciso di lasciare l’azienda per tornare al proprio paese in Africa. «Nel giro di un mese», spiega Minto, «tutti e 25 i dipendenti previsti sono tornati al loro posto di lavoro e le commesse vanno a gonfie vele. L’azienda, se andasse avanti di questo passo, avrebbe bisogno per il prossimo anno di nuova forza lavoro e per questo potrebbe ritornare ai livelli pre – crisi con il biennio 2015- 2016 Nel giro di un anno, al massimo due, saranno fatti investimenti dai due ai tre milioni di euro» . Con la Stena l’occupazione va a gonfie vele anche alla Transuni di Cazzago.. L’azienda si occupa della costruzione di cassoni frigoriferi per camion.

«Entro i primi mesi di quest’anno», continua Minto, «54 operai saranno riassunti in fabbrica. Ora sono al lavoro in 35». La Transuni, ex Unitrans, ha riaperto i battenti dopo essere stata messa in liquidazione. Per dipendenti, imprenditori e sindacati farla ripartire è stato un miracolo.

Alessandro Abbadir

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