Nuova voragine, soluzione lontana

L’assessore Rossi: «Bisogna rifare l’acquedotto». La Lega all’attacco

BORGO SAN GIOVANNI. Nuova voragine, nuove polemiche. Il buco che si è aperto a distanza di pochi giorni e di pochi metri dall’altro pone l’attenzione sulla precarietà della condotta idrica sottostante che risale agli anni ’80 e che, per il peso del traffico e per l’usura del tempo, rischia di rompersi a ripetizione.

Su via Granatieri di Sardegna passano pullman, autobus di linea, mezzi pesanti e il traffico automobilistico. Evidentemente troppo per i i vechi tubi che pur a profondità di 3 metri risentono del peso sovrastante. Il Comune sta attendendo da Veritas di avere risposte sull’intenzione o meno di intervenire in modo definitivo sulla condotta.

«Sarebbe di certo un intervento massiccio», spiega l’assessore ai lavori pubblici, Riccardo Rossi, «oneroso dal punto di vista economico ma anche impattante sulla viabilità. Il rischio però è che andando solo a rattoppare le buche dopo due giorni si apra una voragine in un altro punto, con tutti i problemi di sicurezza connessi».

Pochi mesi fa Veritas è intervenuta in maniera strutturale sulla condotta alle porte di Chioggia, anch’essa usurata per l’età, chiudendo al traffico per oltre un mese il ponte dei Cavanis e deviando il traffico in Val da Rio.

Su Borgo San Giovanni sarebbe necessario un intervento simile, con tutti i disagi del caso. Intanto la Lega Nord chiede una commissione consiliare urgente per fare il punto della situazione. «

Siamo al limite», spiega il consigliere della Lega, Marco Dolfin, «occorrono misure straordinarie per fare fronte a questa emergenza anche a costo di sforare il Patto di stabilità. Al sindaco chiederò una presa di posizione. Nel frattempo penso che si dovrebbe perlomeno istituire un senso unico su Borgo per alleggerire traffico e smog». (e.b.a.)

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