Mestre, quattro offerte per la nuova stazione: maxi investimento da 98 milioni

La nuova stazione sarà un hub di mobilità sostenibile e connessione urbana tra Mestre e Marghera, con un incremento stimato del 35% nel numero di viaggiatori entro il 2030

Francesco Furlan
Un’immagine di come potrebbe diventare la nuova stazione ferroviaria di Mestre dopo l’intervento
Un’immagine di come potrebbe diventare la nuova stazione ferroviaria di Mestre dopo l’intervento

Quattro offerte per la progettazione e i lavori della nuova stazione ferroviaria di Mestre.

Quattro contendenti per il bando che Rete ferroviaria italiana (Rfi) ha pubblicato lo scorso 12 dicembre e che si è chiuso il 4 febbraio con l’obiettivo di individuare chi si occuperà della progettazione esecutiva e della realizzazione dei lavori per il «potenziamento della stazione di Mestre quale Hub di riconnessione urbana e mobilità sostenibile».

È il primo passo per il più completo percorso di riqualificazione dell’area compresa tra via Piave e la parte della stazione che guarda verso Marghera, nell’area Salini.

A collegare i due lembi della città sarà una passerella ciclo-pedonale che passerà sopra il fascio dei binari della stazione. Sarà larga 31 metri e lunga 100.

Un appalto da circa 98 milioni di euro che vedrà la trasformazione del fabbricato dedicato ai viaggiatori che diventerà un edificio a due livelli, ospitando servizi al viaggiatore (biglietterie e punti informazione), e percorsi di connessione e spazi per l’attesa dei convogli.

«Mestre è uno snodo cruciale per la mobilità del Nord-Est e dell’intero territorio nazionale», aveva sottolineato l’ad di Rfi, Gianpiero Strisciuglio, lo scorso dicembre, quando era uscito il bando, «abbiamo superato qualche difficoltà, ma il bando di questa gara dimostra l’attenzione verso gli impegni presi. La stazione avrà una funzione di vero e proprio ponte urbano tra Mestre e Marghera».

La gara è per un Accordo Quadro di cinque anni, finanziato con fondi di bilancio della stazione appaltante, ovvero Rfi. Cinque anni di lavori quindi, a partire dall’assegnazione del bando, che avverrà dopo la valutazione delle proposte arrivate entro lo scorso 4 febbraio.

Si stima che nel 2030, quando l’intervento dovrebbe concludersi, la stazione di Mestre ospiterà 21 milioni di viaggiatori l’anno (nel 2017 erano 17 milioni) con un incremento stimato nel 35%. Previsti 18 milioni di pendolari per lavoro e 3 milioni di turisti.

Una stazione come quella di Mestre, il più importante snodo di tutto il Nordest e tra le prime dieci stazioni d’Italia con oltre 500 treni al giorno, è da anni in attesa di un intervento di riqualificazione capace di fare da volano anche per interventi.

Complessivamente, tra interventi di Ferrovie e privati, il valore dell’investimento sulla stazione arriva a toccare i 350 milioni di euro.

L’altro fronte principale è quello di Marghera, lungo via Ulloa, che prevede un parcheggio multi-piano, un albergo-studentato, locali e negozi e un’area verde, per la quale sono già iniziati i lavori, che si estenderà fino al quartiere Cita e si collegherà a via Paolucci, dove c’è la sede della protezione civile regionale.

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia