Nuova stazione di Mestre a "ponte": Comune e Ferrovie firmano l'accordo

La sopraelevata entra nell’intesa del masterplan. Arrivano anche nuovi edifici, alberghi, case in via Trento 

MESTRE. Stazione di Mestre, arriva l’accordo di programma per nuovi servizi di interscambio, realizzare la stazione “ponte” tra Mestre e Marghera e dare il via libera a nuove costruzioni, compresi gli alberghi dei privati. La firma, tenuta segreta per giorni, è arrivata ieri tra i due soggetti pubblici dell’intesa ovvero Comune e Ferrovie. I partner privati, per ora, restano sullo sfondo. Ma sono pronti.

Il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro e l’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato italiane, Gianfranco Battisti, hanno firmato a Roma il nuovo accordo di programma, alla presenza di Umberto Lebruto, amministratore delegato di Fs Sistemi Urbani e di Maurizio Gentile, ad di Rete Ferroviaria Italia (Rfi).

I punti forti del piano, che ricordano in alcune parti il vecchio accordo di programma cassato dall’amministrazione Brugnaro, prevede una serie di interventi, valore milioni di euro, nell’area della stazione, da via Ca’ Marcello a via Trento. Fs Italiane per prima cosa porta a termine l’integrazione modale: dopo il bicipark e il parcheggio multipiano di via Trento arrivano nuovi percorsi pedonali e ciclopedonali collegando strade, fermata dei bus e del tram co i treni.

Stazione sopraelevata.

Il punto di forza, e assoluta novità dell’accordo, è la stazione “ponte”, tanto cara all’attuale sindaco: una struttura sopraelevata di proprietà di Rfi che diventa «spazio urbano vivibile» tra Mestre e Marghera.

Stazione che passa sopra il fascio di binari, con percorsi pedonali e galleria commerciale. Intervento, si legge nel comunicato congiunto di Comune e Fs, che «va coordinato e integrato sul lato Marghera con la realizzazione delle nuove strutture dell’area di via Ulloa, progetto pronto per essere sottoposto all’approvazione del Consiglio comunale, e con la nuova Questura» che sta nascendo dall’ex Monteverdi e per la quale è stato sottoscritto il protocollo d’intesa con il Ministero dell’Interno il 12 dicembre. Le aree di via Ulloa sono quelle di Salini-Impregilo.

Primo binario stazione.

Altra zona di intervento, con l’accordo, è il primo binario della stazione: previsti nuovi fabbricati nelle aree di proprietà di Fs Sistemi Urbani che si affacciano sul primo binario e la riqualificazione del palazzo ex Poste, che diventerà un albergo con intervento dei privati. Ma nel comunicato si cita solo l’apertura di «nuove strutture per servizi a viaggiatori e commerciali», connessi alla fermata interrata del tram e i bus di Atvo e Actv con percorsi di collegamento «interni ai fabbricati». Anche il vicino edificio di Sistemi Urbani viene coinvolto nella operazione.

Ex scalo merci.

Confermato lo sviluppo dell’ex scalo merci di via Trento (proprietà Fs Sistemi urbani) con nuove «superfici a destinazione mista, riservando al Comune una quota di residenziale e uno spazio per ampliare il parco Piraghetto».

Quindi case, in parte al Comune (chissà se andranno ai residenti della Gazzera chiusi tra i passaggi a livello) ma anche uffici e spazi commerciali lungo via Trento. E c’è la conferma del passaggio al Comune dei giardini di via Piave, di proprietà di una società del gruppo Fs.

dicono i firmatari.

«Una grande ristrutturazione che si attendeva da troppo tempo, un investimento anche culturale che va ad agire su una zona frequentata da migliaia di persone e che unisce finalmente Mestre a Marghera», dice il sindaco Luigi Brugnaro, ovviamente soddisfatto dell’accordo firmato con Battisti. Umberto Lebruto (Sistemi Urbani) ricorda che si mettono a sistema parcheggio multipiano, bici park, banchine ferroviarie, fermate bus e stazione interrata del tram «tutti collegati da nuovi percorsi ciclabili e pedonali. Nuove strutture che consentiranno di accogliere le persone in arrivo a Mestre, a pochi minuti da Santa Lucia Venezia. Con l’accordo il gruppo Fs Italiane avvia la progettazione di tutte le aree ferroviarie di Mestre e garantisce da subito la ricucitura del territorio con l’ampliamento del parco Piraghetto». Maurizio Gentile, ad di Rfi, aggiunge. «Puntiamo ad un nuovo concetto di stazione, che possa rappresentare un nuovo luogo del vivere e ricucire parti separate della città», pianificando col Comune «mobilità e trasformazioni urbanistiche». —


 

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