Nuova sede liceo Montale la Provincia è senza soldi

San Donà. La presidente Zaccariotto ha incontrato insegnanti, studenti e genitori «Il disagio è reale, ma non possiamo acquistare immobili. Si muova il Comune»
SAN DONA' DI P. - DINO TOMMASELLA - COLUCCI- SCIOPERO STUDENTI DEL LICEO MONTALE - PARTENZA DEL CORTEO DALLA CITTADELLA SCOLASTICA
SAN DONA' DI P. - DINO TOMMASELLA - COLUCCI- SCIOPERO STUDENTI DEL LICEO MONTALE - PARTENZA DEL CORTEO DALLA CITTADELLA SCOLASTICA

Nuova sede del liceo Montale, non ci sono soldi e bisognerà arrangiarsi con l’ospitalità degli istituti scolastici anche nel prossimo anno scolastico. L’ incontro della presidente della Provincia, Francesca Zaccariotto, con una delegazione di studenti, docenti e rappresentanti dei genitori, sul problema della carenza degli spazi nel liceo cittadino ha condotto a questa amara verità.

Si studia ora un piano di utilizzo degli spazi nelle altre scuole. «Ho condiviso a pieno il disagio degli studenti delle famiglie e del personale docente, costretti a spostarsi da una sede all’altra», ha detto la presidente, «i ragazzi mi hanno illustrato con chiarezza quale perdita in termini di qualità di servizio sia il non avere a disposizione sale riunioni, laboratori, neppure per la sezione del linguistico, una biblioteca. Ho voluto ribadire, sgombrando il campo da ogni equivoco, che noi come Provincia ci troviamo nell’assoluta impossibilità per legge di acquistare alcun immobile, di fare qualsiasi tipo di investimento. Anzi ci troviamo nella condizione opposta, dopo aver già restituito quest’anno circa sette milioni al Governo, in forza della nuova finanziaria ci troveremo a dover trasferire a Roma altri 15 milioni. Perciò ritengo scorretto, e profondamente ingiusto illudere i ragazzi con false promesse e annunci, perché questa è la realtà».

La presidente dunque si è rivolta al Comune di San Donà, passando la palla, o meglio la patata bollente. «Se il Comune ha le risorse per acquistare immobili, dal centro benessere alla sede degli artigiani o altro, ben venga, lo faccia», ha aggiunto, «vuol dire che il bilancio del Comune è stato ben amministrato dalle passate amministrazioni. Ma certo, aldilà di queste considerazioni, e dei vincoli di legge imposti alla Provincia in questa fase complessa di trasformazione in città metropolitana, che nel caso decidesse di acquistare provocherebbe un danno erariale, ho compreso a pieno la difficoltà dei ragazzi, i quali non hanno più quegli spazi vitali per vivere serenamente la scuola. Per ovviare e prevenire in futuro tutto questo, con il direttore scolastico regionale Daniela Beltrame, è stato deciso in accordo con la Provincia di richiedere a ogni istituto un piano d’utilizzo degli spazi scolastici per il prossimo anno scolastico, da presentarsi entro la fine di dicembre. Ciò consentirà una migliore, più razionale distribuzione degli spazi, e soprattutto il coinvolgimento preventivo di tutti gli attori. L’obiettivo è non ritrovarsi con istituti che hanno aule non utilizzate, auditorium, biblioteche, e altre scuole con nulla».

Giovanni Cagnassi

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