Nuova rotta per Quarto Grosso: «Un plebiscito»
QUARTO D'ALTINO. Che il centrodestra unito avesse buone chance di ribaltare le carte in tavola e strappare il Comune all'amministrazione uscente era una possibilità per nulla remota, bastava fare due conti e qualche raffronto con il 2011, quando i candidati erano 7. Ma che addirittura staccasse fin quasi a doppiare i voti della lista a sostegno della candidata Raffaela Giomo, non era scontato.
Claudio Grosso, 45 anni, architetto libero professionista che si affaccia sulla soglia della politica per la prima volta, è il nuovo sindaco di Quarto d'Altino. Ha vinto con 2124 voti, il 54,68% del totale, con la sua lista espressione civica, della Lega, primo partito ad appoggiarla, e delle forze di centrodestra che nella tornata precedente si erano sparpagliate in mille rivoli. La lista avversaria, continuazione del progetto del sindaco uscente Silvia Conte in cui si riconosceva il centrosinistra, si è fermata al 31,92% raccogliendo 1.240 voti. Il Movimento Cinque Stelle con Ezio Petruzzi non ha superato il 13,38 per cento (520 voti).
Grosso è al settimo cielo. «Contento? È stato un plebiscito, quando mai si è visto un risultato del genere in questi ultimi anni, la comunità voleva cambiare». I numeri gli danno ragione. «Non so se il programma degli avversari fosse meglio o peggio, quello che posso dire è che ho un'idea su come affrontare il futuro e la voglio portare avanti. Il risultato ottenuto sta a significare che abbiamo scelto le persone giuste, i partiti che ci hanno appoggiato, che abbiamo trovato la quadra. È stata un'impresa, ancora adesso non me ne rendo conto, ma è un risultato sbalorditivo, nessuno ci avrebbe mai pensato».
Dove hanno sbagliato gli altri? «Non trovo difetti, penso però che l'amministrazione uscente abbia “sentito” ma non “ascoltato” davvero la gente, non abbiano elaborato la richiesta, i cittadini hanno capito che noi invece li ascoltiamo sul serio. Abbiamo parlato terra terra, abbiamo fatto capire che siamo tali e quali a loro, che vogliamo le stesse cose». E ancora: «Noi siamo stati uniti fin dall'inizio, il centrosinistra forse più per necessità, ma è solo un'opinione. La gente ha capito che siamo una squadra compatta e ci ha dato ascolto e fiducia, si è sentita sicura». E adesso? «Il buono non lo butteremo certo via, anzi. Lo ribadisco, continueremo il lavoro positivo che c'è stato, anche perché sono state profuse forze e spesi soldi, per il resto confronterò le mie scelte con la cittadinanza e le motiverò volta per volta».
Le prime due promesse? «Sposterò al piano terra gli uffici del sindaco e mi occuperò delle manutenzioni delle scuole e degli sfalci».
Per la giunta è ancora presto, ma un nome c'è già, quello del vicesindaco, che sarà Cristina Baldoni. «Sarò sindaco a tempo pieno ma non lascerò il mio lavoro né l'attività di famiglia, farò entrambe le cose». Conclude: «Questo è il momento dei ringraziamenti, a tutti quelli, in lista e non, che mi hanno dato una mano e senza i quali non ce l'avrei mai fatta». Dopo Grosso, il più votato della lista è Alessandro Cesarato, consigliere uscente, che ha raccolto ben 399 voti. Regina dei voti delle donne, invece, con 333 preferenze, Cristina Baldoni: «Dopo vent'anni di impegno per il territorio le persone di Quarto e delle frazioni hanno riconfermato e anzi hanno irrobustito i miei numeri perché hanno capito il mio impegno».
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