«Nuova Romea, la terra sprofonda»
CHIOGGIA. «Non basta tracciare una riga sulla carta per risolvere i problemi della Romea». La critica è diretta all’amministrazione comunale e arriva dalla Confagricoltura che con una lettera aperta invita il sindaco Alessandro Ferro a rivedere la posizione sul tracciato suggerito per mettere in sicurezza la Romea alla luce del fenomeno di subsidenza che interessa molti dei territori su cui passerebbe la nuova bretella. La lettera aperta è stata inviata in occasione del confronto pubblico sulla Romea che si tiene oggi alle 18 in auditorium.
«Visto che finora non siamo stati interpellati», spiega Nazareno Augusti, responsabile di zona di Confagricoltura, «malgrado più volte abbiamo chiesto di confrontarci su questo tema, ci siamo sentiti in obbligo di sollevare questo problema pubblicamente perché le implicazioni ambientali di una scelta forse non ponderata a sufficienza sono gravi».
Il riferimento è al fenomeno di subsidenza che interessa parte delle zone su cui si sviluppa il nuovo tracciato, a ovest dell’attuale Romea, proposto dall’amministrazione comunale. «La terra sprofonda», spiega il presidente di Confagricoltura di Venezia, Nico Sibour Vianello, «mi riferisco in particolare alle zone di Cavana, Ca’ Pasqua e Ca’ Bianca, tipiche zone di bonifica costituite da torbe. Questi territori sono soggetti al fenomeno della subsidenza in modo davvero considerevole, come documentato da molti studi universitari e ben descritto anche in alcune trasmissioni televisive nazionali. La terra continua a sprofondare e qualsiasi costruzione, soprattutto quelle che dovranno portare un carico dinamico pesante come i tir, provocheranno solo un’ulteriore accelerazione del fenomeno». I referenti di Confagricoltura oggi parteciperanno all’incontro pubblico nella speranza che il confronto si allarghi. «Nell’audizione pubblica», spiega il presidente, «sarebbe utile che tutta la cittadinanza venisse a conoscenza di queste e altre problematiche ambientali connesse alle opere in progetto. Nonostante questa delicata situazione geo-ambientale ci troviamo a discutere di un nuovo tracciato stradale senza nessuna altra proposta alternativa altrettanto utile a risolvere il problema della sicurezza della statale. È necessario che tutti conoscano in profondità i problemi perché si sta decidendo di spendere denaro pubblico con costruzioni che avranno un impatto ambientale devastante. Ogni decisione ha un peso e una responsabilità consistente di cui si dovrà rendere conto». Confagricoltura chiede che si valutino alternative, compreso il primo progetto di Anas. «Il territorio di Chioggia è fragile», sostiene Augusti, «nessuno contesta la necessità della messa in sicurezza della Romea, ma occorre valutare bene tutte le varianti sul campo, con un’analisi dei costi e dei benefici. Non basta prendere una cartina e tracciare una linea fuori dai centri abitati per risolvere il problema della sicurezza. I terreni hanno delle caratteristiche che chi vive o ci lavora conosce bene. Si tenga conto di tutto e di tutti».
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