Nuova rissa ai giardini. Il questore in via Piave parla con i commercianti
MESTRE. Mercoledì sera un gruppo di romeni ha rincorso dei magrebini che spacciano in zona giardinetti di via Piave. C’è stato un lancio di bottiglie e di altri oggetti e lo scontro non c’è stato solo per puro caso e perché le sirene delle auto delle forze dell’ordine intervenute hanno fatto desistere nel proseguire i contendenti. I romeni volevano cacciare i magrebini perché spacciano accanto ad alcune prostitute che loro proteggono e soprattutto le importunano. Via Piave è sempre a rischio. Ieri mattina un signore che abita in zona, portando a passeggio il cane, dove ci vanno le mamme con i bambini, ha recuperato un coltello lungo 30 centimetri, nascosto tra i cespugli dei giardinetti delle ex case dei ferrovieri. Lo ha consegnato ai carabinieri.
Via Piave rimane sorvegliata speciale. Ieri il questore Vito Danilo Gagliardi, anche a seguito dell’episodio che ha visto protagonisti romeni e magrebini e del quale esiste un video che circola in rete, ha voluto incontrare alcuni operatori economici della via. Ha voluto capire dai commercianti come è la situazione, ma soprattutto rassicurali sulla presenza dello stato e del Comune in questa parte della città. La preoccupazione dei commercianti e degli abitanti è che l’area ritorni ad essere quella zona invivibile in cui si era trasformata nei mesi precedenti al blitz del luglio scorso. Soprattutto si sono lamentati con il Questore per come alcune attività commerciali della via, gestite da stranieri, sono diventate base d’appoggio per chi spaccia o vive di espedienti.
«La situazione non è certo quella che si viveva mesi fa, la presenza di spacciatori è ora fisiologica, l’importante è che non diventi endemica. Il nostro impegno è proprio quello di impedire che questa zona diventi invivibile - spiega il questore Vito Gagliardi -. L’impegno di tutti è continuo, E posso garantire che altri interventi saranno fatti anche prossimamente. Non possiamo permetterci di perdere il controllo di questa zona della città. Per questo siamo impegnati su più fronti. E infatti abbiamo sospeso l’attività a diversi negozi e continueremo a farlo. Titti si devono rendere conto che chi fa da base d’appoggio anche non consapevole a questi spacciatori sarà punito. Devono imparare che loro, per primi, devono tenerli lontano da questa zona, Nessun appoggio sarà tollerato». —
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