Nuova raccolta rifiuti «Aumenteranno i costi»

San Donà. La preoccupazione dei gestori dei condomini: anziani penalizzati Il Comune approva la linea e la Veritas sta partendo con gli incontri informativi
F.GAVAGNIN SAN DONA RACCOLTA IMMONDIZIE (DE POLO)
F.GAVAGNIN SAN DONA RACCOLTA IMMONDIZIE (DE POLO)

Nuova gestione e raccolta rifiuti, amministratori condominiali e cittadini in rivolta. Intanto sono al via gli incontri pubblici con il personale Veritas, sul nuovo servizio di igiene urbana che verrà introdotto dal 2017. Il primo incontro per la frazione di Fiorentina sarà lunedì in due tornate, alle 18,45 e alle 21, all’oratorio. Prossimi appuntamenti venerdì 18, sempre alle 18,45 e alle 21, a Calvecchia, in oratorio. Sabato 19, alle 10 al palasport, incontro per i residenti del centro (parrocchia Duomo) e per eventuali residenti di Calvecchia che non avessero potuto intervenire all’incontro dedicato alla loro frazione.

I cittadini adesso temono disagi con i nuovi bidoni e paventano aumenti di tariffe ulteriori nonostante l’obiettivo sia, con strumenti di misurazione, pagare quanto si produce. «Nel nostro stabile con 40 unità abitative», spiega Gianluca Musumeci, amministratore condominiale in via Baron 36, «recentemente il Comune ci ha chiesto di scegliere fra un singolo bidone per appartamento da 120 litri, offerto gratuitamente, oppure un bidone condominiale a noleggio da 1.200 litri per il conferimento dell’immondizia secca. È assurdo pensare che, in un condominio con 40 famiglie, si crei un traffico di bidoni di immondizia e che persone anziane debbano spostare un bidone di un certo peso affinché la Veritas possa svuotarlo nelle giornate prestabilite».

«Non dimentichiamo la chiavetta elettronica», prosegue, «che conterà i versamenti di immondizia nei bidoni e calcolerà una tassa proporzionale al consumo. In pratica, il Comune ci tassa ulteriormente costringendoci a pagare per usufruire del medesimo bidone condominiale che abbiamo usato da sempre. Aggiungo che saranno dotati di un transponder che misurerà ogni conferimento di immondizia, in modo tale da produrre una tassa sui rifiuti proporzionale ai consumi. Ma immaginiamo un signore di 80 anni che, per buttare l’immondizia, dovrà interagire con chiavette elettroniche e calotte che misurano il volume delle buste. Come conseguenza, ho già sentito che, in altri comuni, molti cittadini hanno iniziato a buttare il secco nell’umido o nella plastica, se non negli angoli delle strade. Sarebbe molto più intelligente che il comune tassasse chi produce o vende confezioni non riciclabili, invece dei cittadini».

Dello stesso avviso un altro amministratore, Paolo Sclano: «Troppe perplessità e rischi di aumento, difficilmente i grandi condomini potranno optare per i singoli bidoni, troppo scomodi, e quindi ci saranno inevitabilmente aumenti in bolletta e un sistema ancora troppo confuso». Il Comune, con il sindaco Andrea Cereser e l’assessore all’ambiente Luca Marusso, parlano di nuova cultura del conferimento, spingendo i cittadini a produrre meno rifiuti per pagare di meno.

Giovanni Cagnassi

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