Nuova Linea 80, primo giorno nel caos
Denunciati ieri da pendolari e utenti ritardi, corse cancellate e orari cambiati. Martedì vertice in municipio
CHIOGGIA. Il battesimo della nuova Linea 80, griffata Arriva Veneto, non è stato per nulla facile. Ritardi, anche di parecchi minuti, gente in piedi e tragitti cambiati, che hanno mandato su tutte le furie gli utenti sin dalle prime corse del mattino. Arriva Veneto aveva chiesto pazienza, ma la pazienza, soprattutto per chi si deve recare al lavoro non è tantissima. Così, il primo giorno di scuola, che doveva servire da rodaggio, ha evidenziato molte più criticità del previsto.
Gratis. Arriva Veneto ha voluto presentarsi alla nuova clientela con un regalo: corse gratis su tutta la Linea 80, 85 e 87, nella giornata di ieri. In realtà l’imprevista e gradevole sorpresa è stata quasi obbligatoria, visto che i nuovi tagliandi di viaggio non erano ancora disponibili e, addirittura, in qualche bus, mancava pure l’obliteratrice. Tant’è, rimane forse questa una delle poche note positive della giornata.
Via Cavour. Per il transito in via Cavour non è arrivata la tanto attesa deroga, da parte del Comune, per il passaggio di mezzi più alti di tre metri e quaranta, che poi è l’altezza di un paio di poggioli che si affacciano sulla strada più volte centrati in pieno da mezzi pesanti. Quindi le corriere che arrivavano da Borgo San Giovanni sono state costrette a cambiare tragitto, ritornando su via Granatieri di Sardegna dopo aver affrontato la rotatoria, con qualche difficoltà di manovra, di campo Marconi e conseguente fermata nei pressi della biblioteca civica. Solo che alle 3.40 di ieri mattina molti utenti stavano in attesa nella fermata di via Naccari, in quanto non informati del cambiamento, cercando poi di corsa di guadagnare campo Marconi per imbarcarsi per Venezia.
Ritardi. Ma il vero cruccio degli utenti nel primo giorno di gestione di Arriva Veneto sono stati senz’altro i ritardi. Ritardi che hanno accumulato altri ritardi, finendo per sballare completamente tutti gli orari di partenza ed arrivo in entrambe le direzioni. Il bus delle 4.40, per esempio, da Sottomarina a Venezia alla terza fermata aveva già accumulato cinque minuti di ritardo e prima di entrare a Borgo San Giovanni aveva già parecchie persone in piedi. Non solo ma a Marghera scendono gli operai del Petrolchimico che devono prendere la coincidenza della Linea 87 per raggiungere il posto di lavoro e sempre a Marghera, da via fratelli Bandiera l’autobus si addentra in via Rizzardi per consentire a chi deve andare a Mestre di prendere il tram o il sottopasso della stazione ferroviaria, accumulando così ulteriore ritardo. Tempo totale di percorrenza per raggiungere Venezia un’ora e 25 minuti, ovvero dai 10 minuti ad un quarto d’ora in più rispetto a prima.
Bus a due piani. Nemmeno i bus a due piani, sicuramente molto belli da vedere, hanno destato l’ammirazione degli utenti, perché al piano inferiore, in realtà ci sono appena 25 posti, molto confortevoli, mentre tutti gli altri si trovano ammassati (con soffitto piuttosto bassino) al piano superiore, dove è praticamente impossibile rimanere in piedi. Quasi come ci fosse una prima ed una seconda classe.
Marcia su Venezia. «I disagi», tuona Jonatan Montanariello del Pd, «sono andati ben oltre ogni previsione e dico al sindaco metropolitano Brugnaro che Chioggia è pronta anche ad una marcia su Venezia per far valere le proprie ragioni». L’assessore ai trasporti Daniele Stecco, presente assieme al consigliere Padoan alle prime corse della nuova linea 80, ha annunciato per martedì un tavolo con i vertici di Arriva Veneto per discutere delle criticità palesate nel cambiamento di gestione.
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