«Nuova giunta, solo un gioco di poltrone»
CAORLE. Una rottura basata su tre sigle: è sul Pat (Piano di assetto del territorio) che la giunta Striuli ha visto la sua disgregazione e la decisione del sindaco di aprire alla minoranza per non far cadere l’amministrazione.
Le dimissioni di Sabrina Teso, Luca Antelmo, Matteo Dorigo e Fabrizio Tonon erano davvero una mossa premeditata ancora ai tempi della giunta Sarto, come affermato in consiglio comunale dal consigliere Giovanni Comisso, o le dimissioni erano, invece, motivate da una reale sfiducia nei confronti del sindaco e la volontà di mantenere la parola data agli elettori?
Il tira e molla sul processo alle intenzioni che da oltre un mese dilaga dentro e fuori il palazzo del comune continua. A portarlo avanti sono soprattutto gli ex membri della giunta, ancora increduli e sconcertati dalla decisione di aprire le porte alla minoranza per, a detta loro, mantenere la famosa “poltrona”, mentre convinto più che mai è Luciano Striuli, appoggiato da un’ex minoranza pronta, forse, a declassare le vecchie pretese in nome di una forte e nuova alleanza. «Un gioco di sedie», è così che gli ex assessori e consiglieri di maggioranza non smettono di definire la decisione presa dal sindaco di Caorle, Luciano Striuli, di aprire le porte della giunta alla minoranza evitando, così, di far cadere il suo governo. Dentro Marco Giro e Giovanni Comisso, dell’opposizione e, per il momento, l’unica posizione certa rimane quella di Lorenzo Pellegrini che esce dalla maggioranza andando ad occupare il posto di consigliere di minoranza. Sulle sorti del nuovo gruppo composto da Antelmo, Teso, Dorigo, Tonon e Gugliemini, nulla è ancora definito. Ma come ci si accorderà, ora, sui principali punti di scontro che hanno sempre diviso maggioranza e minoranza? Sono diversi, infatti, gli argomenti da discutere e concordare tra i membri, vecchi e nuovi, della giunta, tra i quali la tassa di soggiorno – tema scottante in molti comuni – da sempre disapprovata e molto criticata dall’ex minoranza ma punto fermo per la politica adottata da Striuli riguardo al turismo. O ancora il ruolo della società Caorle Patrimonio s.r.l., verso la quale il consigliere Comisso, in particolare, ha sempre mosso accuse di poca chiarezza sui bilanci e sull’utilità della stessa.
Gemma Canzoneri
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