Nuova Esa, due rinvii a giudizio

Marcon. Duse e Pittarello dovranno rispondere di smaltimento irregolare di rifiuti pericolosi
Di Giorgio Cecchetti

MARCON. Tra dieci giorni, il 3 luglio, dovranno comparire davanti al giudice monocratico di Venezia Irene Casol per rispondere di non aver smaltito come il sindaco di Marcon aveva ordinato una grande quantità di rifiuti pericolosi e non alla «Nuova Esa». Si tratta del padovano Flavio Duse (60 anni, di Battaglia Terme) e Massimo Pittarello (57 anni, di Roma), rappresentanti legali il primo dal 2009 al 15 febbraio 2012 della società «Europambiente srl» e il secondo dal 15 febbraio di due anni fa ad oggi. Stando alle accuse la nuova società, subentrata alla «Nuova Esa sas di Valerio Sartori», avrebbe detenuto in modo incontrollato, mettendo a rischio l’intero ambiente circostante, una notevole quantità di rifiuti, anche pericolosi. Nel capo d’imputazione vengono elencati il tipo e la quantità di rifiuti che il personale dell’Arpav durante il sopralluogo del 2 luglio 2009 aveva scoperto: notevoli quantità di terre provenienti da attività di bonifica, raggruppate in cumuli e non opportunamente coperte con teli impermeabili con il conseguente pericolo ambientale dello spargimento dell’inquinamento in caso di piogge; cumulo di rifiuti composto da plastiche e imballaggi; bombolette da 250-750 ml di schiuma poliuretanica rotte con il relativo prodotto fuoriuscito, tutte stoccate all’aperto; grandi contenitori con rifiuti di demolizioni contenenti amianto; rifiuti di varia tipologia: bidoni in plastica, componenti elettronici; cumulo di pneumatici usati; cumulo di traversine ferroviarie in legno impregnate di olio di catrame; rifiuti liquidi privi di qualsiasi etichetta accanto a ceneri; infine, onduline in cemento e soprattutto amianto.

Davanti al giudice monocratico, Duse deve rispondere di aver detenuto in deposito all’interno dell’azienda di via Fornace 44 tutti i rifiuti elencati dai tecnici dell’Arpav, mentre Pittarello, subentrato nel 2012, di non aver ottemperato all’ordinanza del sindaco di Marcon, che il 13 febbraio di quell’anno aveva notificato un’ordinanza con la quel intimava alla società di smaltire i rifiuti accatastati da tempo all’interno dell’area dell’azienda e di farlo entro sei mesi. Tra l’altro, nel contratto di acquisto del ramo d’azienda della «Nuova Esa» da parte della «Europambiente» era previsto l’impegno dello smaltimento di tutti i rifiuti accumulati nell’area. L’amministrazione comunale di Marcon nella persona del sindaco si è già costituita parte civile con l’avvocato Elio Zaffalon nei confronti dei due imputati. Il pubblico ministero, dopo aver svolto le indagini, ha scelto di evitare l’udienza preliminare ed ha firmato il decreto di citazione diretta davanti al Tribunale. La vicenda della Nuova Esa è già finita davanti ai giudici in più di un’occasione ed ha portato alla condanna dei vecchi titolari della società e non solo per i reati legati alla gestione di risiuti pericolosi.

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