Nuova cura per i malati di Alzheimer

L'unità di neurologia dell'ospedale di Portogruaro ha messo a punto una nuova cura del cervello per le persone colpite dal morbo. I risultati sono incoraggianti

PORTOGRUARO. Una tecnica rivoluzionaria messa a punto da una squadra medica affiatata e guidata da quello che molti giudicano essere diventato, Sebastiano D'Anna, un luminare internazionale. Nella “Settimana internazionale del cervello” l'equipe del reparto di Neurologia dell'ospedale di Portogruaro, diretto appunto da D'Anna, ha presentato un “progetto” per la cura del cervello, con stimolazioni elettriche, nei pazienti affetti dal morbo di Alzheimer. Questa nuova cura permetterebbe di dilatare i tempi della malattia e renderla meno opprimente per il soggetto colpito. La Neurologia-Stroke Unit dell’Ulss10 nell’ultimo anno ha rivolto l’attenzione non solo alle terapie per il trattamento dell’ictus ma anche verso forme di terapie innovative. Una di queste è in particolare il trattamento mediante “tDCS”, acronimo di “transcranial Direct Current Stimolation”. Si tratta di una tecnica di neuro-modulazione che serve a stimolare il cervello e che si è dimostrata efficace per contrastare l’invecchiamento cerebrale. <. In presenza di patologie neurologiche è importante iniziare da subito le terapie appropriate. «La stimolazione avviene mediante micro correnti in aree specifiche del cervello – puntualizza il dottor D’Anna – ed è affiancata a tecniche di stimolazione cognitiva come l’esercizio delle abilità residue, e ad attività fisica aerobica e termale. Nei nostri ambulatori, in collaborazione con la psicologa e ricercatrice Giulia Galli, e la psicologa Erika Momesso, si è iniziato a trattare pazienti con questa metodica e i risultati sono incoraggianti».

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