Nuova casa di riposo a Meolo

Potrà ospitare 120 anziani. L’assessore Sernagiotto: «Servono altri 500 posti»

MEOLO. «Il Veneto Orientale è ancora indietro, a questo territorio mancano circa 500 posti letto nelle strutture assistite per gli anziani». A rilanciare la necessità di accrescere il numero delle case di riposo nel territorio dell’Asl 10 è stato l’assessore regionale alle Politiche Sociali, Remo Sernagiotto.

L’occasione per riproporre il problema è stata l’inaugurazione della nuova casa di riposo costruita a Meolo, una delle poche realizzate in Veneto con l’innovativa formula della collaborazione tra pubblico e privato, rappresentato dalle cooperative Coopselios, Codess Sociale e Socioculturale Coop.

La nuova struttura, denominata Centro servizi per anziani «I Tigli», sorge in via Ca’ Corner Sud ed è dotata di 120 posti letto per anziani non autosufficienti, oltre a 15 posti nel Centro diurno. Già da metà febbraio ospiterà i primi anziani, d’altra parte le richieste pervenute sono già parecchie. Nella casa di riposo lavoreranno circa 70 persone.

«Tagliare il nastro di quest’opera è un onore particolare, perché è stata voluta dalla comunità di Meolo fin dagli anni Novanta», ricorda il sindaco Michele Basso, «nell’arco di due anni e mezzo siamo riusciti a vederla iniziata e terminata». Basso si è soffermato sull’utilità del project financing e ha ricordato il contributo di quasi 3 milioni e 800 mila euro arrivato dal ministero della Salute. Alla cerimonia hanno presenziato moltissime autorità, tra cui il direttore generale dell’Asl 10 Carlo Bramezza (alla prima uscita pubblica dopo la sua nomina) e tre assessori regionali: oltre a Sernagiotto, c’erano anche Renato Chisso e Daniele Stival. Sernagiotto ha ribadito la disponibilità della Regione a intervenire per colmare il gap del Veneto Orientale sul fronte case di riposo. Ma prima di tutto è necessario che siano i sindaci a formulare una proposta condivisa sulla collocazione delle strutture.

«Sono felice che sia stata inaugurata una nuova casa di riposo nel Veneto Orientale, che in questo settore ha tanto bisogno di strutture e servizi. In questi due anni come Regione abbiamo destinato a questo territorio una quota importante dei contributi», ha spiegato Sernagiotto, assicurando che la Regione proseguirà nei suoi sforzi. «Ma serve che i sindaci facciano una proposta, questo territorio ha bisogno di essere uno strumento e non un impedimento alla realizzazione delle strutture», ha concluso l’assessore regionale.

Giovanni Monforte

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