Nuova Anagrafe, i sindacati: «Servono assunzioni per fare fronte alla mole di lavoro»

Giordano (Cgil): «Prenotare non risolve il problema» Lombardo (Diccap): «Tutto è  in ritardo perché il Comune non ha voluto ascoltarci»
Foto Agenzia Candussi / SCATTOLIN / MESTRE VIA PALAZZO / MESTRE INAUGURAZIONE NUOVO UFFICIO ANAGRAFE.
Foto Agenzia Candussi / SCATTOLIN / MESTRE VIA PALAZZO / MESTRE INAUGURAZIONE NUOVO UFFICIO ANAGRAFE.

MESTRE. I sindacati rimangono sul piede di guerra per la situazione legata al personale dell’Anagrafe comunale. Permane lo stato di agitazione e resta aperta la porta a qualsiasi altra azione. . «Allo stato attuale ci sono 113 dipendenti, ma entro fine anno 8 andranno in pensione e si scenderà a 105», sottolinea Daniele Giordano dalla Cgil Fp. «Chiediamo che si torni almeno ai livelli del 2014, quando erano 120, anche se per far funzionare tutto al meglio ne servirebbero almeno 150. Il sistema di prenotazione non ha risolto il problema, i tempi per le pratiche della carta di identità elettronica sono lunghi, e basti pensare che nel primo semestre 2018, proprio queste ultime sono aumentate del 403 per cento».

I Cobas hanno ricordato «l’enorme volume di ore di straordinari cui sono costretti gli addetti dell’Anagrafe per far fronte alla situazione, con gente che neppure va al bagno per non causare ulteriori disagi a chi attende in coda». Dal Diccap Luca Lombardo aggiunge: «È evidente il ritardo con cui l’amministrazione sta affrontando la situazione. Non è mai stato dato ascolto alle nostre segnalazioni, e il silenzio di Ca’ Farsetti e Prefettura su questa vicenda ci fa oltremodo preoccupare. Che si chiamino in servizio i lavoratori disoccupati che hanno esperienza all’Anagrafe e non necessitano di un anno per fare la formazione». Dalla Uil-Fpl, ma anche come rappresentante del coordinamento Rsu, Giampiero Bullo è in evidente disaccordo con l’assessore al Personale, Paolo Romor: «Non è avvenuto per nulla quel cambio di marcia sull’efficienza voluta dal sindaco. E l’assemblea dei lavoratori che abbiamo indetto non ha creato alcun disagio al servizio. Pertanto non è vero che oltre sessanta persone non hanno ricevuto una risposta agli sportelli. —

 

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