Nuova accusa contro il sindaco Ferro
CHIOGGIA. Il commercialista di “Ultima spiaggia” nominato revisore dei conti di Sst, la società del Comune. Ad aggiungere nuovi elementi al dibattito sui conflitti di interesse del sindaco Alessandro Ferro, che animerà il Consiglio comunale di domani, è il consigliere forzista Beniamino Boscolo Capon che, dopo un accesso agli atti, svela nuovi particolari sull’intera vicenda.
Almeno altri tre i punti su cui chiederà chiarimenti: l’esistenza di un ulteriore ricorso straordinario al Presidente della Repubblica presentato da Ultima spiaggia di cui non si conosce l’esito; il fatto che i ricorsi al Tar fossero contro il Comune al contrario di quanto riferito in Consiglio e l’utilizzo della mail del sindaco per tutte le comunicazioni ufficiali della società che stona con il ruolo di socio accomandante (senza ruoli decisionali).
Il caso. La vicenda Ultima spiaggia è scoppiata, nella prima parte, l’11 gennaio quando Forza Italia ha reso pubblica la sentenza del Consiglio di Stato in cui si decreta irregolare il sub ingresso della società del sindaco, Ultima spiaggia sas, nella concessione demaniale prima gestita dalla parrocchia di Ca’ Lino. La sentenza, emessa il 29 settembre e pubblicata il 13 dicembre, impone al Comune (dove nel frattempo Ferro è stato eletto sindaco) di revocare la concessione e sgomberare gli spazi. La seconda parte è scoppiata il 24 gennaio quando si è scoperto che il 27 luglio scorso il Comune ha autorizzato il passaggio di un’altra concessione demaniale, intestata alla moglie del sindaco, a Ultima spiaggia e anche su quella pende un ricorso.
Conflitto di interessi. I rilievi sollevati dall’opposizione e su cui domani il sindaco dovrà fare chiarezza sono molteplici: la presenza o meno di contenziosi aperti con il Comune al momento dell’elezione (giugno 2016), l’atto di sub ingresso nella concessione della moglie; la mancanza di un atto formale di non ingerenza su una vicenda che riguarda una società su cui ha interessi patrimoniali; la gestione diretta del referato al Demanio dal 16 dicembre al 16 gennaio; l’invio di mail con l’indirizzo privato per concordare l’incontro in municipio per far corso alla sentenza.
Spunta un nuovo ricorso. Ora Forza Italia rincara la dose. «Nelle poche parole che il sindaco ha dedicato alla vicenda nel Consiglio del 17 gennaio», spiega il consigliere Boscolo, «ha detto di non avere ruoli decisionali nella società come socio accomandante e l’insussistenza di cause pendenti, sia durante le elezioni sia successivamente. Anzi dichiarava che Ultima Spiaggia e Comune erano dalla stessa parte, invece non è così. La sentenza del Tar del 16 ottobre 2014 svela che il ricorso di Ultima spiaggia era contro il Comune. E non è tutto, esiste anche un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, datato 25 luglio 2014, nel quale la società Ultima Spiaggia ricorre di nuovo contro il Comune per l’annullamento degli articoli 17 e 18 (sub concessione e sub ingresso) del Regolamento sul demanio marittimo. C’è poi la sentenza del Consiglio di Stato, del 13 dicembre, che ordina al sindaco di annullare il sub ingresso alla concessione della sua società.
Mail personale. «Dopo tre solleciti dall’avvocato della controparte», spiega Capon, «il sindaco ha risposto con una mail privata invitando l’avvocato in municipio. Se non è conflitto di interessi questo… Un sindaco che potrebbe modificare con la propria ampia maggioranza un regolamento comunale a suo favore, a esempio modificando quello che viene chiesto con i ricorsi, come può rimanere in carica? Cade anche la scusante del ruolo di socio accomandante perché in tutte le comunicazioni al Comune la società usa la mail di Ferro che tra l’altro firma anche i progetti relativi a Ultima spiaggia come architetto.
Commercialista. «Studiando bene gli atti ho scoperto anche altre cose», spiega il consigliere azzurro, «prima di cedere la spiaggia alla società del marito, la moglie di Ferro aveva chiesto una proroga della concessione di 19 anni. Scopriamo anche che il commercialista di Ultima Spiaggia è il professionista nominato, dal suo stesso cliente-sindaco, come revisore dei conti in Sst. Nemmeno questo è conflitto di interessi?».
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