Nubifragio a Bibione il bilancio dei danni colpiti due campeggi

Una trentina gli alberi finiti su auto e roulotte, feriti lievi Oltre duecentomila euro il bilancio complessivo finale
DE POLO - DINO TOMMASELLA - BIBIONE - DANNI DEL MALTEMPO NEL CAMPING
DE POLO - DINO TOMMASELLA - BIBIONE - DANNI DEL MALTEMPO NEL CAMPING

BIBIONE. Il violento nubifragio che ha colpito Bibione mercoledì sera ha provocato danni per 200 mila euro al camping Capalonga in Pineda dove sono crollati una trentina di alberi che si sono abbattuti su automobili e roulotte. Sono stati minuti di panico per i tanti ospiti del camping, la maggioranza dei quali provenienti da Austria, Olanda e Germania. Una decina le auto e le roulottes colpite; al vicino camping Tridente, gestito dalla medesima società, cioè la Bibione Mare, un albero è caduto su una tenda, provocando il lieve ferimento di due turisti stranieri.

Ammontano invece a 10 mila euro i dani provocati dal amltempo su plateatici e tende di bar e alberghi, secondo anche quanto ha verificato la polizia locale. I pompieri dei distaccamenti di Portogruaro e Lignano hanno lavorato fino all’alba di ieri, comunque, per ripristinare la viabilità tra via Andromeda, corso del Sole, via dei Ginepri e via Baseleghe. Notevole anche lo sforzo della Protezione civile. Al camping Capalonga l’amministratore delegato di Bibione Mare, Elvio Sartori, ha compiuto più sopralluoghi. «Quanto accaduto è stato terribile. Abbiamo avuto danni molto consistenti, anche sulla spiaggia perché i turisti hanno abbandonato l’arenile senza poter chiudere gli ombrelloni. Almeno una ventina sono stati danneggiati dalla furia del vento. Da noi si è abbattuta una vera e propria bomba d’acqua. La situazione peggiore però ha riguardato i due campeggi». Si sono registrato anche due turisti leggermente feriti da un albero che al campeggio Tridente ha colpito la tenda dove si trovavano. Se la sono vista brutta rimediando botte in più punti del corpo. I due turisti si sono rivolti al personale medico del Pronto soccorso di via Maja.

Ieri nei due camping si sta tornando alla normalità. «C’è ancora molto lavoro da fare», conclude Elvio Sartori, «i danni sono notevoli, per fortuna solo pochissimi si sono fatti male». Il ricordo è andato immediatamente alla disgrazia dei campeggi di Cavallino del 1970; ma anche a Lignano e Grado, non molti anni fa. Danni limitati, invece per gli esercizi commerciali. «Personalmente non ho ancora ricevuto segnalazioni in merito», afferma il responsabile Ascom di Bibione, Guglielmo Favit, «alcune tende e diversi plateatici comunque hanno avuto problemi. L’ondata di maltempo è stata senza dubbio molto forte».

Rosario Padovano

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia