Nozze gay, grande amore con vista sul Canal Grande

Cerimonia simbolica e scambio degli anelli per Sean e Freddy. Da New York a Venezia per il magico «Sì».

di Vera Mantengoli

VENEZIA. Due affascinanti trentenni si baciano appassionatamente su una stupenda terrazza decorata di orchidee. Dopo tredici anni di fidanzamento i due hanno coronato il loro sogno di amore a Venezia, sposandosi nella suite più bella dell’Hotel Europa Regina. I genitori degli innamorati ci sono, e trattengono a stento le lacrime. Vedere il proprio figlio felice non ha prezzo. C’è la testimone, Katherine. In realtà, la cerimonia ufficiale è stata celebrata a New York, in America, dove da fine giugno gli omosessuali hanno conquistato il diritto di sposarsi. In molti luoghi del mondo il fatto che i protagonisti di questa love story si chiamino Sean e Freddy (avete capito bene, sono due uomini giovani e belli) non è un problema.

In Italia invece questo traguardo sembra ancora lontano. Eppure, proprio a Venezia, l’organizzatrice di matrimoni di origine californiane Emanuela Giangreco sta portando avanti una sua personale battaglia dalla parte degli omosessuali. «È una lotta per la normalità – racconta la signora conosciuta come Ema, in Italia da qualche anno perché ha sposato un veneziano – perché non è possibile che due persone che si amano siano private di un momento così importante come il matrimonio. I genitori che disprezzano l’omosessualità si perdono la possibilità di conoscere la parte più umana e più vera dei propri figli e anche la loro felicità perché una storia d’amore è tutto questo».

Come quella dei trentenni Sean e Freddy. L’amore tra Sean, insegnante, e Freddy, ballerino di Broadway, sboccia negli anni del college quando entrambi si pagano gli studi lavorando in un ristorante. In realtà Sean ha visto Freddy molto tempo prima nella locandina di uno spettacolo di danza, ma non osa chiedergli di uscire. Lui, ragazzo timido e lontano dalle luci dei riflettori, non crede di poter conquistare il cuore del bel portoricano. Gli unici momenti in cui può parlare da solo con Freddy sono alla sera, a fine turno, quando entrambi, sfiniti dalla stanchezza, devono pulire il ristorante. Cupido non tarda ad arrivare. Freddy alla fine chiede a Sean di andare al cinema e il resto è la loro storia. La professione di wedding planner sta riscuotendo sempre più successo, ma Ema è una che all’amore ci crede davvero: «Non c’è niente di più importante dell’amore – racconta con un leggero accento americano - Anche se non è legalmente riconosciuto io vorrei invitare molte coppie omosessuali a sposarsi anche simbolicamente in modo che questo atto abbia un forte impatto sull’opinione pubblica. Purtroppo non ricevo nessuna richiesta da gay italiani, ma pur di portare avanti la mia causa celebrerei un loro matrimonio anche gratuitamente». Ema, la sacerdotessa laica, non si occupa soltanto di preparare il matrimonio, ma vuole conoscere fino in fondo gli sposi in modo da preparare un discorso che sia all’altezza della situazione.

«Li ho ascoltati – prosegue – e ho raccontato come sono riusciti a difendere il loro amore: non andare mai a dormire arrabbiati, darsi un bacio prima di cenare, tenersi per mano ogni volta che è possibile e condividere i problemi quanto le gioie». I due, come spesso accade, hanno un carattere complementare: Sean riporta con i piedi a terra Freddy e Freddy, invece, sprona Sean a cogliere l’attimo: «La vita è una e non bisogna mai sottrarsi!». Sullo sfondo di questa bella storia gli episodi di cronaca italiana sull’argomento ci riportano a una dura realtà dove l’amore fatica a farsi sentire: dal ragazzo di 14 anni che si toglie la vita perché gay ai conflitti scaturiti dalla proposta della legge contro l’omofobia. «Sei l’unica persona al mondo con la quale potrei immaginarmi di vivere» si sono detti Sean e Freddy il 14 agosto scorso, e si sono scambiati gli anelli. Erano le sette e mezza di sera, il temporale era appena passato e i due sono rimasti affascinati dal cielo tempestoso sopra la Salute.

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