Nove privati in corsa per gestire gli spazi a Forte Marghera
Bandi di assegnazione, aperte le buste: in gara Assonautica pub Marciano, una agenzia di eventi, artisti ed artigiani
Foto Agenzia Candussi/ Morsego/ Mestre/ Forte Marghera
Nove proposte per sette spazi dati in gestione all’interno di forte Marghera dalla Fondazione.
Dall’Assonautica di Venezia alla birreria “Marciano” di Marghera, si è aperta la fase di assegnazione di spazi dentro il “gioiello” del campo trincerato, bene pubblico da valorizzare e riempire di iniziative e che quest’estate è divenuto sede della “movida” mestrina.
Ieri mattina sono state aperte le buste dei privati per prendere in gestione sette porzioni di capannoni dentro il forte: alcuni si trovano lungo la passeggiata che conduce in baia, altri dietro l’arena del forte dopo l’ingresso e i locali della Controvento, unica cooperativa con un regolare contratto dai tempi della giunta Orsoni. Gli spazi vengono offerti in gestione per otto anni e i privati avevano tempo fino al 31 luglio per presentare le loro offerte economiche. I fabbricati sono contraddistinti nei mappali del forte con i numeri 31, 45/46 (in parte), 75 e 32, vicino alla baia, suddiviso in quattro lotti.
Ieri mattina la commissione esaminatrice (il presidente è Giuseppe Chiaia dell’avvocatura della città metropolitana e membri sono Michele Casarin, Massimo Pizzato e Veronica Rade) in una seduta pubblica hanno aperto le nove buste. Le offerte sono state tutte ammesse perché in regola e l’8 settembre si valuteranno le offerte economiche. A presentare offerte sono realtà in parte già presenti da anni dentro il forte mentre altre sono una novità. Tra le novità ci sono Assonautica sezione di Venezia; Marciano snc (proprietà dell’omonimo pub di Marghera); l’associazione Vivi Laguna; l’associazione Il Posto; l’associazione culturale Rosso Veneziano (nota a molti ciclisti cittadini). E ancora The Secret Gate snc, una agenzia veneziana che punta ad organizzare eventi legati al lusso. Operavano già a Forte Marghera invece l’associazione Pandora (corsi di ceramiche), la Live Arts Cultures che al Padiglione Palmanova da tempo propone performance artistiche di danza, musica e nuove tecnologie. E infine il Lab43 For print che a Forte Marghera opera dal 2008 con un laboratorio di incisioni e stampe d’arte. Realtà, che dopo anni di “limbo” cercano di ottenere di stare dentro il Forte, senza passare per abusivi.
Ma sui bandi polemizza, chiedendo al Comune di fare chiarezza, l’ex gestore del forte. Pierangelo Pettenò di Marco Polo System continua lo scontro con la giunta Brugnaro e avanza dubbi sulla gestione degli spazi. «Continua la fiera degli abusi in un luogo che nelle prospettive iniziali doveva diventare un polmone creativo per la cultura cittadina, mentre ora rischia di diventare luogo, oltre che di ambigua gestione, di pericolo per i cittadini e per il patrimonio. Sono beni vincolati, sui quali bisognerebbe adottare precise forme di tutela, soprattutto per metterne le strutture in condizione di non ledere alla salute di chi frequenta il Forte. Non vediamo evoluzioni in senso positivo», dice Pettenò che ricorda che nel 2014 la giunta Orsoni ingiunse alla Marco Polo System «di non fare contratti con gli utilizzatori, perché sarebbe stato compito degli uffici comunali. Tolta la regolarizzazione di Controvento con un contratto del 2015, null’altro è stato sistemato».
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