Notte gialla per 40 mila Bene anche i primi saldi

Spinea. Numeri record per la festa lungo via Roma chiusa al traffico Ha funzionato l’anello attorno alla Miranese, nessun disagio per la viabilità
Di Filippo De Gaspari

SPINEA. Un’ottantina di lanterne gialle liberate nel cielo dalle terrazze più alte di Spinea segnano il culmine della Notte gialla forse più riuscita di sempre. Complice il bel tempo di una serata estiva ma non afosa, complici i saldi a dare respiro a un commercio vessato dalla crisi, complice anche la chiusura di via Roma che, a parte qualche piccolo disagio, conferma di funzionare senza mandare più di tanto in tilt la città. Parlano di buona riuscita della manifestazione sia i commercianti che il Comune, secondo i quali sono state superate di gran lunga le 40 mila presenze dello scorso anno. Per Spinea è il record.

«La città si è riempita presto, già verso le 21, molto prima rispetto ad altre Notti Bianche», spiega la direttrice di Confcommercio del Miranese, Tiziana Molinari, «questo ha permesso di decollare subito sia con gli intrattenimenti che con gli acquisti». Certo la ressa ai negozi è roba d’altri tempi, ma a parte il pienone di bar e pasticcerie, anche altre attività sembrano aver beneficiato del primo giorno di saldi. Alcune, oltre alle promozioni di stagione, sono state aiutate anche dal concorso della Confcommercio, che mette in palio buoni acquisto per 1200 euro. Insomma, sarà anche crisi, ma con lo sconto e il premio si sente meno. Bene anche la viabilità, con una via Roma insolitamente pedonale. «Quest’anno siamo riusciti a perfezionare i percorsi alternativi grazie anche alla collaborazione di Actv», spiega l’assessore Gianpier Chinellato, «ed è andato tutto bene, grazie anche alla polizia locale e alla protezione civile». Solo qualche piccolo problema in via Buonarroti, a causa anche del bel concerto della scuola Giulio Cesare di Mestre che ha richiamato al parco Nuove Gemme centinaia di persone. Ma se il piano viabilità ha funzionato il Comune, che sta pensando a un progetto di piazza lunga un chilometro (dai Bersaglieri alla chiesa di San Vito e Modesto) può ritenersi soddisfatto. «Certo chiudere via Roma una sera e farlo per periodi più lunghi non è la stessa cosa», riconosce Chinellato, «ma abbiamo visto che sedendoci a un tavolo e pianificando bene percorsi e chiusure, i risultati arrivano». Nessun problema anche sotto il profilo dell’ordine pubblico, a parte qualche bicchiere di troppo per un paio di giovani avventori. Ma sono gli effetti collaterali di un centro città che vive. Chiedere, per credere, ai vicini miranesi.

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