Notte di spari a Ca’ Lino. Arrestati i due contendenti

Dai carabinieri svolta nelle indagini, ma è ignoto il movente dello scontro a fuoco. In carcere finiscono il clodiense Stefano Marangon e il mestrino Denis Trabujo
mph01a..ElisabettaDonaggio..13.4.2006..Sottomarina: caserma dei carabinieri tre servizi
mph01a..ElisabettaDonaggio..13.4.2006..Sottomarina: caserma dei carabinieri tre servizi

CHIOGGIA. Clamorosa svolta nelle indagini sulla sparatoria che si è verificata nella notte tra lunedì e martedì nella frazione di Ca' Lino, a pochi chilometri da Chioggia. I carabinieri di Chioggia hanno tratto in arresto il chioggiotto Stefano Marangon, 44 anni e Denis Trabujo, 41 anni di Mestre, identificati come gli autori della sparatoria, avvenuta tra le strade della frazione a due passi dall'abitazione del Marangon. La ricostruzione dei fatti, comunque coperta da segreto istruttorio in quanto ancora oggetto di indagine da parte dei militari dell'Arma, porterebbe ad inquadrare l’accaduto in una sorta di resa dei conti tra i due, legati al mondo dello spaccio di cocaina. Tutto lascia pensare che Trabujo abbia raggiunto Marangon a Ca' Lino e che poi, per motivi ancora sconosciuti, abbia sparato contro il chioggiotto che potrebbe avere risposto al fuoco.

Per i carabinieri, però non è stato facile mettere assieme tutti i tasselli del puzzle. Giunti sul posto, perché chiamati da alcuni residenti, solamente nella mattinata di martedì, dopo quasi sei ore dall’accaduto. A quel punto hanno bussato alla porta dell'abitazione di Stefano Marangon, che non era propriamente lucido perché sotto effetto di stupefacenti. Dentro casa hanno trovato un vero e proprio arsenale: due fucili calibro 12 e 22 con matricole abrase e canne modificate per aumentarne la potenza di fuoco; un lanciarazzi; due fucili ad aria compressa calibro 8; due balestre; 50 pugnali; 20 spade; 150 cartucce per fucili; un cannocchiale di precisione per fucile; una banda chiodata artigianale e ancora, 800 grammi di pallini da caccia ed altri oggetti contundenti.

Una scoperta che ha fatto scattare le manette ai polsi di Marangon per la detenzione illegale di armi alterate e clandestine, ma non per la sparatoria in quanto il calibro dei due bossoli rinvenuti sul luogo dell'agguato non corrispondeva ad alcuna delle armi rinvenute nella casa del chioggiotto. Le indagini però non si limitate e dopo un accurato sopralluogo, complice un pizzico di fortuna, i militari sono risaliti all'identità di Denis Trabujo sulla cui macchina, i carabinieri del nucleo provinciale di Venezia, riscontravano alcuni fori di proiettile compatibili alle ogive rinvenute a Ca' Lino. Nell’'abitazione di Trabujo venivano rinvenute una scacciacani, tre coltelli, 6 grammi di cocaina ed un bilancino di precisione.

Ricostruita la dinamica degli eventi per entrambi è scattata la denuncia per tentato omicidio e sono stati condotti nel carcere di Venezia in attesa della convalida delle misure cautelari. Proseguono le indagini, anche per capire quale sia stato il movente che abbia indotto i due ad affrontarsi con le armi da fuoco in pugno, circostanza non consueta, per fortuna, nel mondo della malavita clodiense.E nella tranquilla frazione di Ca’ Lino, per una notte trasformata in un far west di spari, in molti si chiedono cosa sia davvero successo e quali siano i motivi di questo duello armato nel cuore della notte. Per fortuna, nessuno è rimasto ferito.

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