Nonni vigili pagati con i voucher

MEOLO. È polemica a Meolo sui “nonni vigili”, dopo il nuovo bando promosso dal Comune con la formula del pagamento mediante voucher e una serie di criteri per la partecipazione, tra cui un Isee non...

MEOLO. È polemica a Meolo sui “nonni vigili”, dopo il nuovo bando promosso dal Comune con la formula del pagamento mediante voucher e una serie di criteri per la partecipazione, tra cui un Isee non superiore a 16 mila euro. Attualmente il servizio è svolto da cinque vigili d’argento, di cui uno volontario. «Il bando ha previsto dei criteri molto rigidi e questo non ha più permesso a coloro che già prestavano servizio di potersi ricandidare», attaccano dalla Lista Basso, «la giunta Aliprandi in questo modo non riconosce il lavoro svolto per anni da queste persone e l’esperienza da essi acquisita. Era doveroso che, nel bando, chi aveva già svolto questo servizio avesse un punteggio di partenza superiore, come succede in quasi tutti i bandi pubblici per servizi di questo tipo. Tutto ciò ha sollevato non poche proteste da parte di molti genitori».

«Ci dispiace che persone, che per anni avevano svolto questo servizio, non abbiano più potuto farlo. Il problema però non è dipeso da noi», risponde il sindaco Loretta Aliprandi, «la gestione era in capo all’Associazione Anziani, che non ha potuto risolvere alcune questioni di natura burocratica per

continuare il servizio. Questo ha creato anche a noi una serie di problemi per trovare un’altra modalità di gestione».

Il Comune ha provato a coinvolgere le persone che avevano aderito al bando per il volontariato, ma solo un soggetto ha dato la disponibilità. «Per questo abbiamo dovuto ricorrere al sistema dei voucher. In una situazione di difficoltà, si è rivelata una soluzione anche positiva, perché è stata fatta una scelta sociale», conclude Aliprandi. (g.mon.)

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