«Non vogliamo la sala slot nel quartiere»
MESTRE. «Non vogliamo la sala scommesse nel nostro quartiere». I cittadini di Altobello corrono ai ripari dopo che rumors, sempre più insistenti, hanno alla fine fatto emergere la volontà di una società di aprire una sala proprio in via Corridoni, subito dopo il tabaccaio, dove si trovava un alimentari. In questo periodo estivo e con la crisi che in città continua a mordere, i negozi chiudono e spesso non riaprono, non è facile capire come le vetrine cambino aspetto. Alcuni abitanti però, da qualche settimana si sono accorti che al posto dell’alimentari qualcosa si stava muovendo e qualche giorno fa è anche apparsa una scritta nel negozio ancora chiuso, che rimanda a una sala slot-scommesse.
Dopo che sotto i riflettori era finita via Mestrina, dove la sala alla fine non ha aperto, adesso tocca ad Altobello. «Quando uno di noi ha chiesto cosa aprisse», racconta un abitante, «ci è stato detto genericamente da un uomo che ci lavorava, che arrivava un centro elaborazione dati, ma si capiva che le cose non stavano proprio così».
Da qui la presa di posizione dei residenti, che in questi ultimi mesi hanno fatto di tutto per rendere il quartiere più vivibile, organizzando camminate, feste, pulizie di gruppo di aree verdi, strade. Insomma, grazie alla collaborazione dell’amministrazione e alla buona volontà dei residenti, la zona sta migliorando. Da qui il timore per la paventata apertura della sala slot lungo una strada che si trova tra la chiesa, il parco dove giocano i bambini, le case Ater, la sala di preghiera bengalese.
In questi giorni è apparsa una petizione che viene distribuita in negozi e punti raccolta, indirizzata al prefetto Domenico Cuttaia, al questore Angelo Sanna, al sindaco Luigi Brugnaro, all’assessore alla sicurezza, Giorgio D’Este, contattato per ottenere spiegazioni. «Sappiamo che sono in atto trattative e sono già iniziati i lavori di ristrutturazione nei locali di un esercizio commerciale ex-alimentari di via Corridoni, finalizzati all’apertura di un centro scommesse-slot», si legge nella petizione.
«Il quartiere Altobello si ribella con forza a questo progetto che contrasterà in tutti i modi, perché non vuole la sala in area residenziale, sotto i condomini e a pochi metri di distanza dal parchetto per bambini, dalle case Ater, da una parrocchia e da un luogo di culto islamico. Il Comune sta svolgendo un ottimo lavoro muovendosi in questi ultimi mesi per migliorare il nostro quartiere, tanto che il territorio sembra in fase di risanamento, inoltre ha varato un regolamento comunale che obbliga le sale scommesse-slot a ferrei orari proprio per contrastare problemi di sicurezza, legalità e il fenomeni della ludopatia: l’apertura di questa attività risulterebbe un controsenso e causerebbe altro degrado. Con questa raccolta firme i residenti di Altobello vogliono fare sentire il netto disaccordo e chiedono con forza che il progetto venga interrotto».
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